Lanzarote è un’isola speciale, diversa.
Nell’immaginario collettivo, quando si parla di un’isola ricorrono subito alla mente immagini come un bel lettino vista mare su una splendida spiaggia bianca dalla sabbia finissima. Occhiali da sole ben posizionati in testa e qualcosa da bere nella mano destra.
Nulla di più scontato. Nulla di così tanto diverso dalla realtà di Lanzarote.
O meglio, Lanzarote non rispecchia per nulla i classici ideali di isola.
Lanzarote è il nero dei lapilli di lava, è l’orizzonte costellato di crateri vulcanici, è una strada nera che scorre in un paesaggio nero. Lanzarote è l’onda che si infrange sulle rocce di Los Hervideros, è il vento costante che spira al Mirador del Rio e nella Cala di Famara.
Lanzarote è grezza ed elegante allo stesso tempo.

Con questo articolo non mi soffermerò sulle spiagge né sulla vita mondana di Lanzarote. Il mio è stato un viaggio alla scoperta delle bellezze naturali di tutta l’isola, un viaggio molto intenso sebbene di pochi giorni.
Se volete scoprire l’animo di questa splendida isola delle Canarie, beh, credo siate finiti sull’articolo giusto. Scopriamo insieme cosa fare e soprattutto cosa vedere a Lanzarote.
Lanzarote: qualche informazione prima dell’itinerario
Quest’isola fa parte dell’arcipelago delle Canarie, le 7 isole spagnole a pochi chilometri dalle coste del Marocco. Lanzarote, assieme a Fuerteventura, risulta quella geologicamente più vecchia e più interessante dal punto di vista paesaggistico. Il fuso orario è di un’ora indietro rispetto all’Italia. La temperatura è sempre gradevole e, assieme al vento costante, è una prerogativa delle Canarie.
Ho visitato Lanzarote a fine gennaio e la temperatura era tra i 15 ed i 20 gradi. Nonostante la temperatura mite, il vento abbassa quella percepita. È sempre bene avere con sé una giacca, più o meno pesante in base al periodo. Lanzarote è inoltre stata patria di numerose opere dell’artista César Manrique che ha lasciato segni indelebili e ha interpretato a suo modo le bellezze dell’isola.
Lanzarote è organizzata molto bene dal punto di vista turistico. Sono stati istituiti i CACT, ovvero centri di arte, cultura e turismo.
I CACT sono 9 e li potete scoprire qui: https://www.cactlanzarote.com/
Oppure potete scaricare direttamente l’app dallo store android o IOS e sfruttarla in mobilità. Per quanto riguarda i ticket, ci sono soluzioni che comprendono la visita a più CACT in modo da risparmiare.
Possiamo dividere la visita a Lanzarote in due itinerari, uno che tocca tutta la parte nord e uno che esplora la parte sud, ipotizzando di partire da Puerto del Carmen.
Dove dormire a Lanzarote?
Puerto del Carmen rappresenta la base ideale dove dormire e da cui partire per esplorare Lanzarote. È la località più vissuta dell’isola. Ci sono locali, ristoranti e qualche discoteca. Certo, Puerto del Carmen, è abbastanza turistico, ma è un buon punto di partenza.
A tal proposito vi consiglio l’hotel dove ho alloggiato. Si tratta di un residence con appartamenti nuovi e molto puliti, piscina e divertimenti anche per i più piccoli. È un’ottima soluzione per chi vuole visitare Lanzarote con i propri figli. Al tempo stesso è perfetta anche per chi, come me, preferisce godersi al massimo un viaggio e necessita solo di un punto di riferimento dove dormire. Date un occhio all’ HOTEL THB FLORA.
Se, invece, volete leggere dei consigli anche in base alle zone, potete leggere questo mio articolo su –> Dove alloggiare a Lanzarote
Cosa vedere e cosa fare a Lanzarote: il NORD
La parte nord di Lanzarote è più legata alle opere di César Manrique, mentre la parte sud, sud/ovest è più indicata per immergersi nei paesaggi lunari di questa bellissima isola delle Canarie.
Il Monumento al Campesino
L’artista César Manrique ha caratterizzato Lanzarote con le sue opere. Esso era legato molto al rapporto tra uomo e natura. Nonostante una figura povera come i “campesinos” (i contadini di Lanzarote) venisse trascurata dagli artisti, César Manrique, proprio per via del suo legame con la natura, la valorizzò e le rese omaggio mediante quest’opera.
Il monumento è esattamente nel centro geografico dell’isola di Lanzarote, nel paese di San Bartolomé. A fargli da protettore c’è il Monumento a la Fecundidad costituito da serbatoi di acqua per barca. Il modo con cui sono accostati richiama l’equilibrio e l’accortezza nella gestione dell’acqua con la quale, il campesino di Lanzarote, con il suo duro lavoro raccoglie vita dal difficile terreno vulcanico.
A fianco del monumento è possibile visitare anche il museo del contadino, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.45 con ingresso gratuito.
Volete fare un tour alla scoperta di César Manrique? CLICCATE QUI per tutti i tour disponibili.
Visitare i Jardin de Cactus
Proseguendo dal monumento del campesino verso nord-est, si attraversa il tipico territorio brullo di Lanzarote. Si passa nella interessante cittadina di Teguise e, seguendo per la costa, si può arrivare ad un posto molto caratteristico di Lanzarote: il Jardin de Cactus.
Di cosa si tratta? È un’opera di César Manrique. Un grande ovale* a terrazze nel quale sono presenti più di 4500 cactus di oltre 450 specie diverse. Cactus da ogni parte del mondo, dai più piccoli a quelli giganti, da quelli buffi a quelli eleganti. Qui a Lanzarote convivono in questo grande giardino di soli cactus.
*Trattasi di una Rofera, termine utilizzato per quei luoghi dove si estrae e si estraeva il “Rofe”, solitamente ricavato da alcuni coni vulcanici.
A tal proposito, proprio sulla strada da Teguise ai Jardin de Cactus, nei pressi di Teguise, sulla vostra sinistra potrete vedere un paesaggio particolare. Formazioni vulcaniche molto porose che il vento ha modificato. Solamente toccandole si sgretolano. Un luogo caratteristico dove potrete fermarvi e fare una passeggiata. Anche da queste rocce si estrae il Rofe.
Tornando al Jardin de Cactus, è sicuramente un luogo da vedere a Lanzarote. Non è qualcosa di imperdibile, ma è una piacevole tappa lungo l’itinerario. Avrei gradito ci fosse qualche spiegazione in più per ogni cactus, in realtà c’è solamente il nome e la provenienza. Il giardino è molto curato e pulito. È presente un piccolo ristorante/bar dove poter prendere qualcosa da bere con “vista sui cactus”.
Orari e prezzi:
- Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
- 6,50 euro per gli adulti – 3,25 euro il ridotto dai 7 ai 12 anni.
Jameos del Agua
A pochi chilometri dai giardini, sempre in direzione nord, troviamo il Jameos del Agua. Purtroppo, la ritengo l’attrazione più turistica dell’isola, oltre che molto affollata.
Si tratta di un intervento di César Manrique volto a creare una sorta di simbiosi tra la bellezza della natura e la creazione artistica dell’uomo. Visto in questa ottica, il Jameos del Agua ha anche il suo perché, ma essendo una formazione naturale mi sarebbe piaciuto vederlo senza quel forte business che hanno creato attorno.
Il Jameos del Agua prende il nome dal grande lago sotterraneo che si è creato all’interno di un tunnel vulcanico formatosi durante l’eruzione del vulcano Monte de la Corona.
Il Jameos è strettamente collegato alla Cueva de los Verdes. Anch’essa appartiene allo stesso tunnel la cui lunghezza misura quasi 6km, di cui 1km e mezzo sotto il mare.
I tre laghi sotterranei (Jameo Grande, Jameo Chico e Jameo Redondo), essendo sotto il livello del mare, si sono formati grazie a delle infiltrazioni. Una particolarità di questi laghi sono i piccoli granchi ciechi, simbolo del Jameos del Agua. Lunghi 1 cm, costellano i fondali e risaltano grazie alla loro colorazione bianca dovuta alla carenza di pigmentazione.
Orari e prezzi:
- Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
- 10 euro per gli adulti – 5 euro il ridotto dai 7 ai 12 anni.
Scopri tutti i tour che includono il Jameos del Agua -> CLICCA QUI
Eplorare La Cueva de Los Verdes
Procedendo lungo l’itinerario alla scoperta di tutto quello che c’è da vedere a Lanzarote, a poca distanza dal Jameos del Agua si trova la Cueva de Los Verdes che non è nientemeno che parte dello stesso tunnel del Jameos.
La Cueva de los Verdes a differenza del Jameos del Agua è rimasta quasi illibata. I turisti vengono accompagnati all’interno delle grotte dalle guide del CACT. 1 km di camminata qualche metro sotto il terreno. In superficie il vento costante ed impetuoso di Lanzarote, pochi metri più in basso il silenzio ovattato delle grotte.
Il percorso all’interno della Cueva de Los Verdes è decisamente suggestivo e mi ha ricordato il percorso che feci nella splendida Cueva el Soplao in Cantabria nella spagna del Nord.
Le luci donano una tonalità arancione alla grotta ed è un piacere percorrerla. Per chi non ama i posti al chiuso, sappiate che, a parte alcuni passaggi in cui bisogna abbassarsi, per il resto la grotta è ampia e non opprime il visitatore. Basti pensare che nel punto finale della Cueva de Los Verdes hanno creato una sorta di auditorium con tanto di pianoforte.
Orari e prezzi:
- Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.00.
- 10 euros para los adultos – 5 euros de precio reducido para los 7 a 12 años.
Stupirsi al Mirador del Rio
Dare un senso ad un biglietto aereo per Lanzarote è molto semplice: basterebbe nominare il Mirador del Rio. Dico davvero, il Mirador del Rio vale tutto il prezzo del biglietto, come si suole dire. Resterete ammaliati dalla vista sulla piccola isola La Graciosa di fronte alla punta nord di Lanzarote.
Un punto panoramico ancora opera dell’artista César Manrique.
Dall’esterno non si riesce ad avere idea di come il panorama. L’ingresso al Mirador sembra piuttosto anonimo. Invece, una volta entrati ci si trova al chiuso nel locale ristorante con una vetrata immensa che permette di rimanere a guardare stupiti l’isola della Graciosa.
Perché Mirador del Rio? Perché la piccola striscia di mare stretta tra Lanzarote e La Graciosa non sembra nientemeno che un piccolo tratto di fiume. Il suo nome è appunto “el Rio”, da qui proviene il “Mirador del Rio”.
La struttura è formata dalla sala bar/ristorante, ma la parte migliore è uscire sulle passeggiate esterne e divertirsi a fotografare quel centinaio di volte lo spettacolare panorama che si ha di fronte ovvero La Graciosa.
Orari e prezzi:
- Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 16.40.
- 5 euro per gli adulti – 2,50 euro il ridotto.
È possibile anche fare un’escursione di 6 ore a La Graciosa -> Scopri i Tour Disponibili
Fare surf o kitesurf alla Caleta de Famara
Altra cosa da vedere a Lanzarote è questa caletta sormontata dalla montagna più alta dell’isola (circa 600 metri). Per arrivare alla Caleta de Famara dal Mirador del Rio bisogna percorrere circa 30 minuti di strada passando per la bianca città di Haria. Vi consiglio di percorrere la strada che vi indico sulla mappa perché dopo Haria la strada comincia a salire e si arriva a dei punti panoramici di tutto rispetto.
La Caleta de Famara è una delle spiagge più belle di Lanzarote. È un soffio di vento continuo, incessante. Dopotutto, ci sarà un motivo sul perché venga apprezzata dai kitesurfer. Se amate questo sport, oppure il surf, la Caleta de Famara è il posto ideale per divertirvi.
L’itinerario su cosa vedere nella parte nord di Lanzarote termina con la Caleta de Famara. Se avete tempo da dedicargli, ci sono diversi musei che possono essere interessanti: il Museo de la Pirateria a Teguise, il Museo internazionale di arte contemporanea ad Arrecife o, meglio ancora, la Fondazione César Manrique a Tahiche.
Cosa vedere e cosa fare a Lanzarote: il SUD
Se vedere “Lanzarote nord” significa ripercorrere le opere di César Manrique, vedere “Lanzarote sud” è come scoprire i paesaggi incredibili che la natura ha regalato a quest’isola.
Ritengo che la parte sud/sud-ovest sia la migliore, ma questo è un giudizio personale dettato dal fatto che preferisco stupirmi di fronte a bellezze naturali rispetto che a bellezze create dall’uomo. Questione di gusti.
Cominciamo l’itinerario, partendo sempre dalla frizzante Puerto del Carmen.
Percorrere la strada del vino di Lanzarote
Vi chiederete quali vitigni ci possano essere e possano sopravvivere sul terreno arido e difficile come quello di Lanzarote…
Ebbene sì, c’è tutta una zona di Lanzarote famosa per il suo vino e le sue cantine. Su tratta di una zona che potrete vedere dalla strada che da Yaiza porta al monumento del campesino.
La strada scorre nel classico paesaggio lunare di Lanzarote, a destra e a sinistra le viti. Vengono coltivate all’interno di piccoli avvallamenti protetti da barriere in pietra lavica. Si produce del vino malvasia e nei pressi di Masdache c’è il Museo del Vino el Grifo.
Ho due consigli per voi:
- Se avete tempo fate una degustazione all’interno di una delle cantine di Lanzarote.
- Perdetevi (con la dovuta cautela) all’interno di una delle strade sterrate che partono dalla strada principale e si snodano tra le varie coltivazioni di viti.

L’Eremita de los Dolores e l’escursione nel Parco Naturale
Una chiesa bianca dal profilo nero con lo sfondo dominato dai vulcani del parco naturale. L’Eremita de Los Dolores è la chiesa più visitata di Lanzarote. Di fronte alla chiesa c’è un grande parcheggio, punto di ritrovo qualora abbiate previsto un trekking sui vulcani insieme ad un’agenzia.
Ve ne ho parlato meglio in questo post -> Visitare il Parco Nazionale del Timanfaya a Lanzarote
Il trekking, o meglio l’escursione tra i crateri del parco, è un’esperienza da fare assolutamente a Lanzarote.
Visitare il parco nazionale del Timanfaya
Il parco Timanfaya è il parco nazionale. Si può visitare solo attraverso il giro in autobus che parte dal centro visitatori e percorre una strada tra i crateri più belli ed importanti di Lanzarote.
Nel parco nazionale non potete fare alcuna passeggiata, non potete toccare con mano il territorio. È un’esperienza bellissima, ma anche parecchio turistica.
Non mi soffermo troppo a parlavi del Timanfaya perché ve ne ho parlato all’interno dell’articolo che vi ho linkato qualche riga fa, ma sappiate che fa parte dei CACT di Lanzarote e nel biglietto di ingresso è compreso il giro in autobus.
Scopri le escursioni per il parco Nazionale di Lanzarote.
Scoprire El Golfo ed il suo paesino sull’oceano
Dal parco nazionale si prende la strada per Yaiza passando in mezzo ai vulcani. Da una parte La Geria (la zona dei vini), dall’altra il Timanfaya; vi lascio immaginare la bellezza di questi luoghi.
Arrivati a Yaiza si procede per El Golfo, una piccolissima località che timidamente si affaccia sull’oceano Atlantico. Un piccolo centro e qualche ristorante direttamente sul mare. Nella sua semplicità è molto bella!
Un consiglio: scopritela al calar del sole e fate una cena di pesce in uno dei ristoranti sul mare.
El Golfo è famosa non tanto per il suo paesino, quanto più per il lago verde situato sul mare in posizione sud rispetto al paese. Appena imboccherete la strada che scende verso El Golfo, a sinistra troverete un grande parcheggio, da qui parte il breve sentiero che porta alla rientranza sul mare.
Attorno al 1730 avvenne l’ultima eruzione a Lanzarote che durò ben 6 anni con fasi più intense ed altre meno intese. Nella località di El Golfo, la lava, incontrando il mare, si solidificò in una particolare formazione che ricorda un anfiteatro. A causa di alcune infiltrazioni, l’acqua del mare affiorò creando l’attuale lago verde. La particolare colorazione di questo famoso lago di Lanzarote è data dagli organismi vegetali che popolano le sue acque.
In una bella giornata di sole potrete apprezzare il contrasto tra il verde del lago ed il nero della spiaggia.
È possibile vedere El Golfo sia dall’alto sia dal basso. In questo caso non si può accedere dal paese, bensì qualche centinaio di metri più avanti sulla strada principale; il problema è parcheggiare. Vi indico il punto sulla mappa.
Los Hervideros
Se c’è un punto di Lanzarote che forse può riassumere la sua “anima”, questo è certamente Los Hervideros e la costa a picco sul mare fino al Faro Pechiguera.
Una scogliera battuta dalle onde del mare. Il boato dell’acqua contro gli scogli fa da colonna sonora al paesaggio vulcanico alle sue spalle. Los Hervideros racchiude forse l’essenza e la storia di Lanzarote dove la natura ha fatto e continua a fare il suo corso e noi, volenti o nolenti, siamo solo suoi ospiti.
La salinas de Janubio
Molti consigliano di vedere questa parte di Lanzarote e le sue salinas al calar del sole; effettivamente non hanno torto. Durante il tramonto, le classiche colorazioni del territorio di Lanzarote assumono tonalità ancora più affascinanti e la zona delle salinas è l’ideale per interpretare quest’isola della Canarie dal punto di vista fotografico.
Attorno alle saline ci sono diversi punti panoramici. Vi consiglio di visitarne più di uno perché in ognuno è diverso il modo in cui la luce modifica il paesaggio.
Una tappa al Faro Pechiguera
I fari mi hanno sempre intrigato, forse per la loro desolazione o forse perché li vedo soli di fronte ad un oceano che di colpo potrebbe diventare il loro peggior nemico.
Il Faro Pechiguera mi ha però deluso. Sembra trascurato e lasciato allo sbando in maniera evidente. La zona di fronte al faro è rocciosa e il modo in cui le onde si infrangono sulla costa di Lanzarote, lascia comunque sempre spazio a qualche bello scatto.
Le spiagge del sud di Lanzarote e Playa Blanca
Tra le cose da vedere a Lanzarote, come dimenticare le spiagge. Non sono proprio l’obbiettivo principale di un viaggio nella stagione invernale, ma appena comincia la primavera, Lanzarote e le sue temperature miti, accolgono turisti pronti a scoprire le sue spiagge.
La costa sud, come vi dicevo, è formata da tante piccole calette che guardano la sorella Fuerteventura. Tra le cale, o meglio Playa più conosciute troviamo: Playa Bianca e Playa Papagayo.
Playa Blanca rappresenta quasi tutto il litorale da Las Coloradas fino al Faro Pechiguera, una serie di spiagge. In realtà il nome deriva da una piccola spiaggia al centro del litorale.
Visitare Playa Papagayo
Menzione a parte merita Playa Papagayo, situata nell’estremo sud dell’isola di Lanzarote. È uno dei punti più fotografati dell’isola di Lanzarote; quando la vedrete scoprirete il perché. È semplicemente spettacolare, anche se si riescono ad apprezzare i suoi colori solo in una giornata di sole.
La sabbia di Playa Papagayo è soffice e bianca, la sua particolare conformazione le permette di essere più riparata dai venti.
Arrivare a Playa Papagayo è semplice, ma dovete percorrere qualche chilometro nello sterrato. Essendo diventata un’area protetta, la zona delle varie spiagge del Papagayo è soggetta al pagamento di una tassa d’ingresso di 3 euro. Procederete su strade sterrate e potrete prendere diverse deviazioni per raggiungere le varie calette, tra cui anche la principale di punta Papagayo.
Qualche informazione sugli altri CACT e sui Ticket cumulativi
Come vi dicevo ad inizio articolo, ho concentrato la mia visita di Lanzarote sugli aspetti naturali. Non ho visto tutti i CACT dell’isola e negli itinerari non ho inserito:
- Il museo atlantico, il primo museo sottomarino d’Europa.
- Casa Amarilla ad Arrecife.
- Il Museo internazionale di arte contemporanea (MIAC).
Sono previsti degli sconti per biglietti cumulativi. In ogni CACT potrete leggere ed acquistare il singolo ingresso oppure più ingressi.
Grazie!! Ottima guida, sono arrivato sull’isola senza nulla di programmato, ho affittato una moto e nonostante il poco tempo sono riuscito a vedere tutti i posti migliori e mi sono innamorato di quest’isola!
Quanto ti capisco, ci vorrei tornare presto pure io! Grazie mille per essere passato a commentare.
Vorremmo trascorrere una settimana nel periodo pasquale a Lanzarote. Vorremmo prenotare un albergo ( las Palmas )
a mezza pensione , consigliato ?
Prenoteremmo una vettura per gli itinerari che hai consigliato , quanto potrebbe essere il costo ?Grazie
Ciao Alvaro, è piuttosto difficile risponderti. La macchina dipende da mille fattori, prova a fare una prova su una qualsiasi piattaforma di noleggio auto come Discover Cars
Ciao, vorrei prenotare un viaggio per Lanzarote quest’estate.
Volevo chiederti i prezzi e poi volevo chiederti.
Partendo il giovedì e tornado il lunedì farò in tempo a seguire il tuo itinerario?
Per quanto riguarda l’hotel consigli di prenderne solo uno?
Sai dirmi qualcosa sul noleggio auto?
Ciao Alessandra, ottima idea Lanzarote! Riguardo ai prezzi non so dirti perchè io sono andato in tutt’altra stagione. Per quanto riguarda l’itinerario assolutamente sì con una piccola precisazione: io sono stato a fine gennaio di conseguenza la parte di mare è stata bypassata. Niente bagni, niente spiaggia spaparanzato. Se vuoi goderti anche qualche minuto di relax, forse meglio qualche giorno in più per fare tutto con calma. Se invece il mare non è il tuo interesse principale, allora è perfetto. Per quanto riguarda l’hotel, sì assolutamente uno solo se fai 4 notti, non ha senso cambiare. Mentre per la macchina, non saprei cosa aggiungere se non consigliarti di leggere il mio articolo su come noleggiare un’auto. Buon viaggio a Lanzarote!
Ciao molto interessante il tuo articolo.
Cosa consiglieresti di fare in 1 giorno a Lanzarote, considerando che abbiamo la macchina x girare e il
Traghetto di ritorno la sera x fuerte?
Ciao Nadia, grazie…ehm, bella domanda. Cosa vedere a Lanzarote in 1 giorno? Beh, dipende un po’ dai gusti. Fosse per me, andrei al Mirador del Rio (di mattina perchè così dovresti avere il sole alle spalle e quindi vedere bene il panorama) e poi scenderei sulla costa ovest facendo la spiaggia di Famara, il Parco Nazionale del Timanfaya e il relativo percorso interno e, infine, se hai tempo anche un giro a El Golfo e Los Hervideros.
grazie!
Ciao Emanuele, ho apprezzato il tuo report di viaggio, mi sembra sintetico ma completo.
Tra qualche giorno andrò a Lanzarote…
Vorrei chiederti se le strade indicate nel tuo itinerario sono tutte asfaltate o ce ne sono anche in terra battuta: immagino che il fondo stradale sia comunque buono, è così?
Ho noleggiato un’auto con CICAR e dalla copertura assicurativa sono esclusi i danni provocati al di fuori delle strade asfaltate (e non è possibile estendere la copertura assicurativa).
Ciao Aldo, sì sono praticamente tutte asfaltate, tranne quella per raggiungere Playa Papagayo che era, e credo lo sia ancora, sterrata. Il fondo stradale è buono, non ti preoccupare.
Ciao Emanuele,
quanti giorni sono necessari per il tour che hai sopra descritto ?
Grazie
Ciao Mauro, il nostro giro di Lanzarote è stato all’incirca sui 3 giorni. Dipende dal periodo in cui lo fai, d’inverno è facile che abbia bisogno di meno tempo perchè fai meno pause di mare.
Lanzarote a capodanno, temperature? Merita comunque?
Ciao Davide. Lanzarote a Capodanno potrebbe essere una ottima scelta. Io sono andato a fine gennaio, ovvio che non puoi fare il bagno, ma andare a temperature miti a capodanno non è così male come idea…
Andremo a breve a Lanzarote e qs tua guida mi sta dando molti spunti. NB e il video finale è SPETTACOLARE…mi ha emozionata. Grazie
Grazie mille Miriam! Lanzarote è stata davvero una splendida scoperta nonostante ci sia andato a Gennaio. Pensa che mi sta venendo voglia di tornare a Lanzarote questa estate. Buon Viaggio e se hai bisogno torna a scrivermi!
Ciao,
mi sono divertito a leggere e a seguire i tuoi suggerimenti durante il mio secondo soggiorno a lanzarote, ti sto scrivendo ancora da questa magica isola, vorrei però chiederti di integrare questa tua ottima guida la spiaggia più bella dell’isola e una delle 3 spiagge più belle d’Europa. Si tratta della spiaggia de las conchas sull’isoletta la graziosa. In realtà sarebbe da visitare l’intera isola per gli amanti delle spiagge. L’isola si raggiunge solo in traghetto e si può girare a piedi o in bicicletta. Non c’è nemmeno asfalto… È il luogo più bello che io abbia mai visitato.
Ciao Gianfranco, grazie mille per il suggerimento. La Graziosa purtroppo non ho avuto modo di vederla, ma potrebbe essere che a breve torni a fare un giro a Lanzarote e segua proprio il tuo consiglio. Appena ho tempo, approfondisco ed aggiungo la spiaggia de las conchas. Grazie.
Ciao, per caso hai visitato il complesso costiero di Caleton Blanco? Mi hanno dertto che è un insieme di calette con sabbia molto chiara e con acqua bassissima. Sono a Nordest, vicino alle cuevas.
Complimenti comunque per la guida.
Ciao Vittorio, purtroppo quel weekend non è stato propriamente a tema “mare” e quindi ho optato per la parte più culturale/naturale dell’isola, lasciando in secondo piano le varie spiagge. Però ottimo suggerimento per chi leggerà questi commenti. Grazie della precisazione, sarà molto utile.
ciao, non sapevo fosse a pagamento l’ingresso nelle zone di playa Papagayo, lo è diventata negli ultimi anni? Io ci son stato 2 anni fa (ma entrando a piedi dai sentieri lungo la costa, senz’auto) e non avevo visto nulla.
Bella guida molto dettagliata!
Ciao Fabio, nel nostro caso abbiamo pagato l’accesso entrando con l’auto. Essendo la prima volta che sono stato a Lanzarote, non saprei dirti se prima fosse diverso. Fatto sta che ne vale ampiamente la pena. Grazie del tuo commento!