La festa dei fiori di Montisola sul Lago di Iseo è un evento che si tiene ogni cinque anni.
Per ben quattro giorni, elementi sacri e profani si fondono per portare avanti le antiche tradizioni di Carzano. Essi sono soliti definire la festa dei fiori di Montirola come la festa della nostra Santa Croce, riferendosi a un miracolo che fece cessare immediatamente un’epidemia di colera asiatico.
Questa manifestazione, chiamata anche “ol festù del deaol” (dal dialetto: festone del diavolo), è talmente suggestiva da attirare non solo gli abitanti della zona, ma anche migliaia di turisti provenienti da ogni parte d’Italia.
Il nome allude a uno sfarzo ritenuto in passato eccessivo rispetto alle modeste disponibilità economiche degli umili pescatori.

Festa dei fiori di Montisola: che caratteristiche ha?
La tradizione della festa dei fiori di carta di Montisola si tramanda da oltre un secolo e mezzo. Coinvolge intensamente tutti gli abitanti di Carzano (che si adoperano alla sua preparazione), ed “esclude” chiunque non faccia parte della ristretta comunità.
Infatti, per gli estranei dev’essere una sorpresa che prevede luminarie, archi di legno ricoperti di rami di pino, fuochi d’artificio, processioni, fiori realizzati con carta e spari di cannone.
Gli abitanti di Carzano sono talmente legati alla festa di Montisola che si auto-tassano mensilmente per finanziarne le spese. Oltretutto, eleggono una specifica commissione che ha il compito di gestire le fasi organizzative e finanziarie.
Origini e storia della festa dei fiori di Montisola
La festa dei fiori di Montisola nasce durante la prima epidemia di colera del 1836 che decimò la popolazione, specialmente i pescatori. Essi, infatti, si si trovavano in costante contatto con le acque sporche del lago e vivevano all’interno di abitazioni umide a causa delle reti bagnate.
I sopravvissuti chiesero aiuto a Santa Croce. La tremenda epidemia cessò e come segno di ringraziamento organizzarono una processione in cui veniva trasportata una reliquia della pia donna.
L’evoluzione storica della Festa
In passato gli archi per l’infiorata di Montisola venivano realizzati con il verde dei canneti. Poi, man mano che questa vegetazione si diradava, si iniziarono a utilizzare i più pregiati rami di pino.
Per quanto riguarda invece le luminarie, oggi sono sostituite da 12 mila lampadine colorate. In passato erano utilizzati gusci di lumache colmati di olio,. Riguardo la tradizione dei fiori di carta, essa è iniziata perché quelli “freschi” erano un lusso inaccessibile per i paesani.
Tuttora questi preziosi “fiori di Montisola” vengono realizzati con amore mediante tecniche segrete tramandate di madre in figlia. I carzanesi espongono i fiori fuori dalle abitazioni e nell’intera località solamene all’ultimo momento.
Sono talmente belli da sembrare veri.
La festa inizia con gli spari del cannoni, la processione seguita dal Vescovo di Brescia e accompagnata dalla banda musicale, l’esposizione di ricami pregiatissimi e i fuochi d’artificio.
Festa dei fiori di Montisola: come arrivare
Solitamente la festa dei fiori di Montisola si tiene ogni 5 anni. Recentemente, a causa della ahimè nota pandemia, è stata rinviata (al 2025) e non s’è tenuta allo scoccare del 5 anno.
Per raggiungere la fiera, bisogna ovviamente raggiungere Montisola tramite uno dei traghetti che fanno la spola tra le località della bella isola al centro del Lago di Iseo e le su sponde.
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Perché Partecipare alla festa dei fiori di Montisola
Questa stupenda e caratteristico evento di Montisola permette di immergersi in un’atmosfera magica e folkloristica. Gli abitanti si sostengono a vicenda per stupire i visitatori che accorrono ad ammirare le magnifiche creazioni in un clima di assoluta serenità e positività.
Un altro aspetto da ricordare sono le numerose bancarelle di prodotti artigianali che rendono la visita alla festa dei fiori di Montisola un’esperienza indimenticabile. Si tratta, inoltre, di una splendida occasione per ammirare il lago di Iseo da un’altra prospettiva.