Se arriverete a San Cristobal de las Casas dalla strada che parte da Palenque come ho fatto io, ci arriverete stanchi ma completamente soddisfatti. 190 km di curve e di imprevisti che portano ad una cittadina bella e solare, incastonata tra le montagne.
Non sembra vero, ma San Cristobal è situata a 2100 metri sul livello del mare, quell’altitudine a cui noi normalmente facciamo delle escursioni giornaliere in montagna. Qui, invece, vivono tranquillamente. Devo dire che la temperatura è ideale: fresco di notte e caldo al punto giusto di giorno. Io, tra l’altro, alloggiavo all’economico (qualità/prezzo eccezionale) La Garita Cabanas che è leggermente più elevato, perché è fuori dal centro verso la collina e di sera tirava un’aria molto più fresca che in paese.
Come vi dicevo, arriverete stanchi, ma l’arzilla San Cristobal saprà farvi tornare l’energia in pochissimo tempo. Case di stampo coloniale colorate in tonalità pastello, danno una sferzata di gioia a questa “capitale” del Chiapas che in passato ha trascorso momenti difficili con i movimenti zapatisti misti all’indifferenza amministrativa del governo del Messico.
Per capire meglio l’animo di questa città, serve un piccolo passo indietro nella storia.
San Cristobal e lo zapatismo
È importante sapere che il Chiapas fin dai primi anni dell’Ottocento è sempre stato considerato in secondo piano. Si tratta del territorio messicano più povero. La gente è composta prevalentemente da popolazioni indigene che per ben 5 secoli hanno sofferto ingiustizie. A questo popolo non è mai stato riconosciuto alcun diritto. Su queste basi è nato il movimento zapatista che nel 1983 costituisce l’EZLN (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale).
Il fatto di disconoscere la cultura e le popolazioni native relegandole ad una condizione di imposta inferiorità è dato anche da interessi economici sulle risorse presenti nell’area del Chiapas.
La rivolta zapatista mira a sottolineare al mondo intero questi soprusi e le forti disparità di diritti che si erano andate creando. Lo zapatismo prende il nome da Emiliano Zapata, uno dei rivoluzionari che nel 1910 andò in conflitto con l’esercito del dittatore Porfirio Dìaz. Quest’azione di contrapposizione permise l’approvazione di importanti riforme agrarie ed un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. Il movimento zapatista degli anni Novanta legò i suoi ideali a quest’uomo, ma in realtà era comandato dal subcomandante Marcos.
Qual’è il ruolo di San Cristobal?
Tornando alla nostra bella cittadina di San Cristobal de Las Casas, essa diviene importante nel 1994, anno in cui scoppia la rivolta vera e propria. La città viene occupata dall’esercito zapatista. È proprio a San Cristobal che viene letta per la prima volta la dichiarazione con la quale reclamavano i loro diritti.
Ecco perché, girando per la città, potrete notare tanto orgoglio nei confronti del movimento. Alcuni ristoranti sono arredati con quadri e frasi che ricordano quel periodo e invocano i diritti del popolo.
Ho cercato di riassumere in poche righe un pezzo di storia del Chiapas. Se volete approfondire, potete farlo tramite queste due fonti: SITO 1 – SITO 2
Cosa vedere a San Cristobal de Las Casas
Partiamo dal presupposto che potete girare tutta la cittadina in una giornata, compreso qualche pausa rigenerante nei bellissimi e moderni café che popolano Calle Real de Guadalupe. Questa via, assieme alla stupenda Plaza 31 de Marzo ed al vissutissimo mercato, rappresentano il fulcro della vita cittadina.
È un piacere camminare su Real de Guadalupe. Le bandierine colorate e l’aspetto romantico delle luci serali collocano sicuramente San Cristobal de las Casas al primo posto delle città più belle viste lungo il mio viaggio in Messico.
San Cristobal è da visitare e vivere in modalità lenta. Bisogna capirne l’essenza.
Più che sugli edifici, uno degli aspetti su cui dovete focalizzarvi è l’animo di un popolo che, nonostante sia conscio delle sue esigue disponibilità economiche, ogni giorno si rimbocca le maniche e col sorriso cerca di portare avanti la vita in maniera dignitosa.
L’aspetto religioso è molto forte ed in questo contesto aiuta molto. Sono arrivato a San Cristobal di domenica e sono entrato nella Cattedrale durante la messa mattutina. La chiesa era gremita ed era palpabile il forte e sincero attaccamento verso la religione.
Real de Guadalupe è molto lunga. Percorrendola nel senso opposto rispetto alla piazza, dopo diverse centinaia di metri raggiungerete il Cerro de Guadalupe.
Al termine della scalinata troverete la Iglesia de Guadalupe dalla quale riuscirete a vedere la città da un’altra prospettiva.
Altra collina vicina alla città, altra Iglesia sulla sua sommità, sto parlando del Cerro de San Cristobal. Mentre il primo Cerro di cui vi ho parlato è disposto ad est del centro della città, questo è situato a sud-ovest.
Un aspetto da tenere in considerazione quando visitate queste due chiese è che esse sono sulla sommità delle colline. Sicuramente avvertirete una leggera stanchezza, non commisurata allo sforzo dei pochi gradini che farete. La città è a 2100 metri sul livello del mare, è normale che sentiate maggiormente la fatica.
Dal punto di vista culturale, ci sono tante altre cose da vedere a San Cristobal:
- Templo de Santo Domingo: ha una facciata spettacolare in stile barocco, è posto a nord del centro città, nei pressi del mercato (non quello popolare). Sulla facciata, aggiunta nel XVII secolo, è presente anche l’aquila degli Asburgo, i regnanti spagnoli di quel periodo.
- Museo de Textile Maya: focalizzato sui manufatti tessili della zona del Chiapas, dell’Oaxaca e del Guatemala, è a fianco del Templo de Santo Domingo all’interno del Centro Cultural de los Altos.
- Museo de la Medicina Maya: legato alla conoscenza della cultura maya in ambito di medicina tradizionale.
- Na Bolom: si tratta di una casa storica dedicato allo studio ed alla tutela delle civiltà native.
Personalmente non sono troppo interessato ai musei, sebbene li ritenga importanti culle della civiltà, luoghi assolutamente da preservare.
Quello che mi piace fare quanto visito una città è immergermi nella sua anima, vedere come si svolge la vita quotidiana.
A San Cristobal de las Casas c’è un luogo dove il brulicare delle persone ti affascina e colpisce nello stesso momento. Questo luogo è assolutamente da visitare. Si tratta del mercato artigianale situato vicino al Templo de la Caridad.
Il mercato è situato a nord della città e, considerata la massa enorme di persone che ogni giorno lo affolla, vi consiglio di andarci a piedi onde evitare di fare una coda di 40 minuti abbondanti come ho fatto io in auto.
In questo mercato troverete oggetti d’artigianato, frutta di ogni tipo, verdure, tessuti…a prezzi stracciati. Ovviamente capiranno che siete turisti e naturalmente i prezzi aumenteranno sensibilmente. Ma non preoccupatevi, un po’ di contrattazione e riuscirete ad abbassare il prezzo. Come vi spiegavo nei consigli per viaggiare in Messico, la contrattazione non è così esasperata come in altri luoghi del mondo. Non riuscirete a”giocare” troppo col prezzo ma comunque un piccolo sconto riuscirete ad ottenerlo.
Consiglio: se avete intenzione di prendere qualche souvenir o in generale qualche ricordo, San Cristobal è il luogo perfetto. Le produzioni locali raggiungono la riviera Maya con un notevole aumento di prezzo, quindi perché pagare di più?! Acquistate qui e farete degli ottimi affari.
La città di San Cristobal è da vedere sia di giorno che di sera. Con le luci serali diventa decisamente affascinante. Che ne dite di gustarvi una tequila sale e limone in Real de Guadalupe? Provare per credere…
Un ultimo accorgimento: a San Cristobal piove abbastanza spesso…ecco, c’è un piccolo problema con gli scoli. Noterete i marciapiedi piuttosto alti e qualche domanda ve la farete. Il motivo è che non in ogni strada ci sono i buchi per far defluire l’acqua. Dunque, si creano dei fiumi che confluiscono nella via principale. Conseguenza? Sappiate che se piove il bagno ai piedi è assicurato!
Le escursioni in giornata da San Cristobal
Camminando per Real de Guadalupe troverete numerosi negozi di agenzie turistiche, ognuna con un bel cartello indicante le varie attività possibili nelle zone del Chiapas. Se avete noleggiato una macchina, potrete fare queste escursioni in maniera autonoma, altrimenti dovrete per forza affidarvi ai tour organizzati.
Le possibili alternative sono:
- Canyon del Sumidero: si arriva fino alla graziosa cittadina di Chapa de Corzo e dall’imbarcadero partono le lance per il canyon. Nell’articolo sul Canyon del Sumidero vi ho descritto meglio come farlo in autonomia tramite un articolo ad hoc. Se non sbaglio, l’agenzia vi offre il tour al prezzo di 300 pesos a testa.
- Laguna di Montebello: non so i costi dell’agenzia, ma posso dirvi che se avessi avuto un giorno in più da trascorrere a San Cristobal avrei sicuramente optato per questa escursione. È abbastanza distante. Si trova nei pressi del confine con il Guatemala.
- Bonampak e Yaxchilan: sono dei siti archeologici maya sulla carrettera che viaggia parallela al Belize. Anche questa è un’escursione parecchio impegnativa. Sarebbe meglio partire da Palenque, invece che dal “profondo” Chiapas.
- Visita ai villaggi indigeni di San Juan Chamula e Zincotanan: sono escursioni giornaliere in villaggi nei pressi di San Cristobal. La popolazione è per lo più indigena. Molto gettonato è San Juan Chamula. La chiesetta del Paese è diventata meta dei turisti anche se bisogna fare molta attenzione a mantenere un atteggiamento rispettoso. Dunque, meno foto possibili e soprattutto non alle persone. Questa escursione si può fare in autonomia anche senza avere un mezzo proprio, basta prendere un colectivo.
- Uscita a cavallo
Conclusioni: ero dispiaciuto il giorno che ho lasciato questa bella cittadina in mezzo ai monti. Vale ognuno dei 190 interminabili chilometri che la separano da Palenque.
San Cristobal vi resterà nel cuore.
Grazie Emanuele. Ci sono capitata per caso su questo sito…forse non è neppure un caso! Ben 18 anni fa, al compimento dei miei 50 anni il 17 giugno, mi sono regalata un viaggio in Messico, partendo proprio dal Chiapas…e San Cristobal è la cittadina che mi è rimasta nel cuore. Il giorno dopo il mio arrivo era San Juan per cui sono andata a San Juan Chamula. Ricordo una messa tra il pagano e il cristiano nella chiesa di San Juan. Era il 24 giugno 2004 quindi S.Giovanni Battista e per loro una grande festa…colori..persone…quanti ricordi e nostalgie che tu, con il tuo bellissimo e attento articolo mi hai fatto rivivere. San Cristobal…la musica..la pioggia di sera..il mercato..l’ambra…le ho ancora sotto la pelle.
Gli indigeni..i bambini indigeni…bellissimi! Poi tutto il resto …piramidi..Aqua Azul…etc…solo avventura, ma il Chapas è emozione. GRAZIE! Silvana
Grazie a te Silvana per questo bel commento. Feci appena 3 giorni a San Cristobal, tornassi indietro ne aggiungerei sicuramente altri. Un Messico molto diverso da quello sulla costa.
Ho dato un`occhiata alla guida Lonely Planet e mi sono impressionato dalla lista di possibili malattie e dei vaccini o medicinali da prendere e portarsi dietro. Vorrei sapere quanto c`e` da preoccuparsi e le precauzioni da prendere. Grazie.
Ciao Ettore, si tratta comunque di una zona di mondo diversa dal contesto europeo, ciò significa che il nostro corpo potrebbe non essere abituato a certe condizioni. Io stesso in Messico ho peso un’intossicazione mangiando un ceviche. Bisogna stare attenti e prendere le normali precauzioni/essere prudenti come in qualsiasi altro viaggio in luoghi poco comuni al contesto europeo.
E bravo Emanuele! Sei riuscito a farmi rivivere una parte del mio viaggio in Messico di 15 anni fa! Io pure mi ero innamorata di San Cristobal e dei suoi dintorni e ne conservo splendidi ricordi… ed è proprio come dici tu, quella parte di Messico che ti conquista, definitivamente…. un altro dei posti in cui tornare, a distanza di anni…
Diana, con questo commento non mi rendi che ultra felice, San Cristobal penso che rimarrà per sempre nei miei ricordi, come d’altronde tutto il Chiapas. Il Messico è si spiagge, mare, tintarella…ma non solo. Io ho apprezzato maggiormente la parte interna, molto più autentica a mio avviso e quella in cui mi sono sentito davvero libero rispetto alle destinazioni più patinate della riviera Maya. Anche io ci tornerei subito a San Cristobal.
Manu bellissimo questo articolo! si capisce tantissimo che San Cristobal ti è piaciuta moltissimo, mi hai fatto venire una voglia matta di partire (anche se i fiumi di pioggia li eviterei volentieri)
Ma grazie Michy!! Il Chiapas in generale mi è piaciuto parecchio e San Cristobal è un po’ la perla in mezzo a questo bel territorio, fidati che è un gran bella! 😀