Ci sono città dove è altamente “rischioso” andare, ma non rischioso dal punto di vista dell’incolumità, rischioso perchè l’aspettativa su queste determinate città è talmente alta che potenzialmente possono andare dalle stelle alle stalle in men che non si dica.
Bruges fa parte del club “città rischiose”.
L’avevo sempre sentita elogiare, ne avevo letto bene da qualsiasi parte; le foto che circolano in rete non fanno altro che enfatizzare l’aspettativa che si ha nei confronti di questa città del Belgio.
Bene, devo dire che Bruges non ha solo rispettato le mie aspettative, le ha ampiamente superate. È una città davvero speciale e lo è nella sua totalità, non soltanto nella piazza principale. Se siete amanti della fotografia a Bruges non smetterete di scattare, ci sono talmente tanti scorci che è impossibile non farsi prendere dal click facile, tra l’altro ogni scatto assume una connotazione diversa in base a che sia sera o giorno pieno. Per questo motivo, per Bruges non è così sbagliato portarsi un bel cavalletto, ne vale sicuramente la pena. Basti pensare che esistono dei veri e propri tour fotografici organizzati e suddivisi in base al livello del fotografo. Vi consiglio di chiedere o comunque di cercare tra i depliant del vostro albergo, troverete sicuramente qualcosa in merito all’ambito fotografico.
Belgio e Bruges: istruzioni per l’uso
Visitare Bruges significa immergersi in un ambiente e in delle sensazioni completamente diverse da quelle che siamo abituati a provare in altre città, come ad esempio la vicina Bruxelles.
Oserei dire che la tranquillità che si prova nel passeggiare tra i suoi vicoli e canali è paragonabile a quella che si avverte quando ci capita di camminare in un borgo toscano od umbro: abitazioni medioevali più o meno pittoresche che profumano di casa, si perché sembra quasi di sentirsi a casa propria. Bruges ti accoglie con la sua semplicità e ti porta in una dimensione di equilibrio interiore dalla quale fai fatica a dissociarti quando devi ripartire.
Come dicevo, è simile al passeggiare in un borgo medioevale sugli appennini, con una piccola differenza però: le dimensioni notevolmente superiori ad un borgo.
Pensate un Pitigliano, un San Giminiano od una Volterra moltiplicati per diverse volte. Capite bene come sia difficile immaginare che una città intera trasmetta le medesime situazioni, ed invece è proprio così.
Si può visitare Bruges tranquillamente con un itinerario a piedi che tocchi tutti i suoi punti di interesse fondamentali. Io ho fatto proprio così, esplorando anche zone all’interno delle mura magari meno conosciute dal punto di vista turistico ma altrettanto caratteristiche, ed è una cosa che consiglio a tutti di fare.
Chi mi legge spesso, sa che quando sono in viaggio amo camminare e visitare le città quartiere per quartiere, ogni angolo può nascondere una sorpresa, un qualcosa che magari altri non han visto e solo tu sei riuscito a vedere da quella prospettiva. Insomma, mi piace personalizzare il mio viaggio. Ecco, Bruges è da visitare così, a piedi.
Un ulteriore consiglio che mi sento di darvi è quello di dedicare il giusto tempo a Bruges. Spesso viene consigliata l’escursione giornaliera da Bruxelles o comunque viene indicata come una città da visitare in un giorno. Sostanzialmente non posso dar torto a chi sostiene che sia visitabile in giornata, voglio però sottolineare che Bruges è una città che deve infondervi qualcosa, deve ammaliarvi, deve restarvi dentro. Ed allora una semplice toccata e fuga non è l’ideale, vi perdereste qualcosa, prima tra tutto l’atmosfera al calar del sole. Quindi è consigliabile dormirci perlomeno una notte e riuscire a fare due giornate piene, utilizzando un ritmo che, per una volta, vi consiglio di mettere in modalità “blando”
Dove dormire a Bruges?
Per visitare Bruges non si impiega moltissimo. Bruges è una città poco estesa, in massimo venti minuti a piedi si raggiunge l’opposto del centro storico, quindi bene o male anche se l’hotel è leggermente fuori dal centro non sarà un grande problema, sarete comunque in una posizione comoda. L’unico accortezza sarebbe quella di dormire in città e non nelle vicinanze della stazione. Se arriverete in treno da Bruxelles noterete che per andare dalla stazione alle prime case del centro storico dovrete camminare per almeno 1km.
Io mi sono trovato davvero benissimo all’ Hostal Gran Kaffe Passage, vicino al centro, pulito e con annesso l’omonimo ristorante/pub sempre molto frequentato dove vi consiglio di fermarvi a bere qualcosa prima di tornare in camera. L’ambiente è accogliente ed il rapporto qualità/prezzo/posizione è ottimo per lo standard di Bruges.
Dove e cosa mangiare a Bruges?
Partiamo da una domanda che mi sono fatto ma a cui non sono riuscito a darmi risposta: come cavolo fanno in Belgio ad essere così magri quando hanno un’alimentazione basata su birra, patatine fritte, waffles e cioccolato??
A parte gli scherzi, sono proprio questi i prodotti tipici di tutto il Belgio e non solo di Bruges.
Credo tutti conoscano l’arte birraia presente nel territorio delle Fiandre e la birra è qualcosa di fortemente radicato nella tradizione belga. Tutto gira intorno ad essa e sono molte le birrerie che consentono di fare tour alla scoperta della produzione e degustazione della birra. Quindi, in primo luogo, birra, anche se più che mangiare sarebbe bere, ma va bene uguale.
Tra le birrerie più famose in città ci sono la 2be Beer Wall in una posizione speciale perché è in uno dei luoghi più incantevoli e fotografati della città come potete vedere dalla foto Ve ne parlerò meglio in un apposito articolo in cui tratterò le cose da visitare a Bruges.
Altra birreria dove invece potete anche mangiare è la De Halve Maan Brewery situata leggermente fuori dal centro storico ma notevolmente frequentata. Qui potrete fare l’accoppiata birra e frites, le tipiche patatine fritte del Belgio, la cui particolarità è l’essere fritte due volte.
Un altro piatto pilastro della tradizione belga che potrete trovare in quasi tutte le osterie/locali di Bruges è le Moules-Frites ovvero le cozze con le patatine.
Inutile dire che le patatine sono in tutte le salse e con tutte le salse. Potete prenderle anche singolarmente e vi verranno date in un cono di carta assorbente con un chilo di salsa a scelta. Non vanno per il sottile, in pratica vi “sparano” il quantitativo di un tubetto intero di maionese. Capite il perché non mi spiego delle proporzioni fisiche del popolo belga?
E non vi ho ancora parlato dei dolci.
Anche il più fanatico amante del cioccolato in Belgio potrebbe cominciare a perdere colpi. Il cioccolato è trattato come se fosse un oggetto prezioso, ed a tutti gli effetti lo è, sia nel prezzo che nella presentazione. Bruges, come anche Bruxelles, è disseminata di negozi che vendono praline di cioccolato, inutile contarli perché addirittura vi annoierete. Basti pensare che a Bruxelles ne ho contati 11 sulla stessa via in uno spazio di soli 100 metri.
Quindi, buono il cioccolato ma se ci fossero meno negozi legati solo a quell’aspetto sarebbe anche meglio. Ammetto che risulta pressoché impossibile, se non si è un abitante del luogo, scindere tra quello che è un produttore di cioccolato buono e quello meno buono. Il turista non ne è consapevole anche perché a tutti gli effetti la differenza nel sapore si nota davvero poco.
In ogni caso, occhio al peso perché costa davvero tanto.
Termino questa carrellata di bontà ipercaloriche con un altro prodotto locale che non va d’accordo con la parola dieta, sto parlando dei waffles. Un panetto di pasta dolce viene schiacciato in una piastra che gli conferisce una forma particolare. Sicuramente lo avete già visto o ne avete già sentito parlare, perché le piastre economiche per waffles vengono vendute anche in Italia. Mangiato singolarmente, senza salse di cioccolato varie o panna montata, non è pesante. Ma, se ordinate la versione completa, allora diventa impegnativo. Anche in questo caso non posso consigliarvi il migliore, sono in tantissimi quelli che li producono…il segreto è dunque assaggiare!
Bell’articolo Emanuele!!
Bruges l’ho vista quasi tre anni fa, è una vera chicca!
I canali la rendono ancora più bella!
Anche Gent mi era piaciuta molto
Grazie mille Pietro!! Sono d’accordo con te, Bruges è una chicca da non perdere. Gent purtroppo non sono riuscito a vederla, un buon motivo per tornarci :-D!