Il Castello di Brescia e la Leonessa d’Italia

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Se vi parlo del castello di Brescia si apre un capitolo molto lungo. Il castello di Brescia è sicuramente uno dei simboli più importanti e tra le cose da vedere a Brescia è assolutamente fondamentale, caratterizza tantissimo la città.

A mio malgrado, però, reputo che non gli sia data l’attenzione che merita. È un gioiellino a due passi da piazza Duomo, che anche se sono in salita sono sempre e solo due passi. Tanto per farvi capire quanto è distante dalla città, la foto che vedete qui sotto è fatta dalla breve salita che porta al castello di Brescia partendo da piazzetta Tito Speri.

castello di brescia

Il Castello di Brescia e l’appellativo di Leonessa d’Italia

Immagino che voi lettori non bresciani abbiate già sentito parlare della “leonessa d’Italia” e delle “dieci giornate di Brescia” …no?

Se non vi è mai capitato di sentirlo nominare, ve ne faccio io un piccolo accenno.

leonessa d'italia brescia

Nel 1849 Brescia era sotto il dominio austriaco, era un periodo burrascoso per le forze asburgiche che dominavano le città del nord. C’era molta tensione ed esse erano impegnate a tenere la situazione sotto controllo. Nell’anno precedente, il 1848, c’erano state le 5 famose giornate di rivolta a Milano, un “antipasto” a quello che sarebbe accaduto solo un anno dopo.

castello di brescia

A Brescia nel marzo del 1849 ci fu infatti un’insurrezione popolare nei confronti della dominazione straniera. I cittadini in ribellione attaccarono il quartier generale degli austriaci, ovvero il castello. Per 9 lunghi giorni, i bresciani con a capo Tito Speri combatterono contro gli stranieri assediando la fortezza cittadina e sbarrando le porte di accesso alla città. Numerose erano le barricate, soprattutto nella zona di S. Eufemia. Gli austriaci bombardavano la città dall’alto del castello. Al nono giorno i soldati austriaci asserragliati sul colle Cidneo ricevettero ulteriori aiuti capitanati dal generale Haynau. Entrarono nel castello dalla Strada del Soccorso, il generale prese il comando delle truppe e chiese la resa incondizionata ai ribelli pena la distruzione della città.

I bresciani non si lasciarono intimidire e rafforzarono la loro ribellione al regime. Difesero la città fino all’ultimo, in molti caddero onorando la patria. Purtroppo, le forze austriache erano in numero maggiore oltre che essere aiutate dai bombardamenti provenienti dal castello. I bresciani persero a poco a poco le varie difese in città e si ritrovarono accerchiati in più punti.

A quel punto la decisione fu abbastanza logica, resistere con i pochi uomini e con le poche munizioni rimaste era da pazzi, così mediarono la resa ad una serie di condizioni e con una serie spropositata di multe.

La città fu dunque resa inerme dalle forze austriache le quali fecero ulteriori vittime e saccheggi.

Nonostante la resa, questa resistenza bresciana contro la dominazione straniera passò alla storia e le dieci giornate bresciane valsero l’appellativo importantissimo di Leonessa D’Italia. Appellativo che si è tradotto poi in stemmi e simboli che da allora raffigurano e caratterizzano la città di Brescia.

castello di brescia

Il Castello di Brescia: i cambiamenti negli anni

Il castello di Brescia, in quel frangente, torna ad essere utilizzato in ambito bellico, sebbene per dieci giorni, in quanto precedentemente era stato adibito a carcere, cosa che avviene anche successivamente. Nel 1861, con la nascita del Regno d’Italia, il castello termina le sue funzioni militari. Nel 1878 comincia ad essere riutilizzato come area verde con una connotazione completamente differente dal passato. Diventa il giardino della città.

castello di brescia

Nel 1904 si intensifica l’utilizzo del castello di Brescia come luogo di mostre ed esposizioni varie, viene inserita la specola ovvero l’osservatorio astronomico. Negli ultimi decenni ha ospitato uno zoo, è stata inserita una vecchia locomotiva del 1909 che si può vedere appena si entra dall’ingresso principale del castello; sono presenti musei, orti botanici, addirittura campi da tennis. Il pendio che volge a nord è caratterizzato dall’essere il vigneto urbano più esteso d’Europa.

brescia castello locomotiva

Inoltre, è presente anche un plastico ferroviario molto grande che la domenica pomeriggio è aperto al pubblico. Da bambino mi affascinava tantissimo, tant’è che spesso la domenica mi facevo portare a vederlo e restavo per diverse decine di minuti a fissarlo, consapevole del fatto che prima o poi anche io avrei avuto un mio plastico ferroviario. Quest’idea, col passare del tempo l’ho, purtroppo, abbandonata.

I musei nel Castello di Brescia

Tornando ai musei, all’interno del castello potrete trovare il museo delle armi ed il museo del risorgimento, quest’ultimo purtroppo è chiuso causa restauri.

Insomma: il castello merita sicuramente di essere annoverato come una delle cose più importanti da vedere a Brescia, non ci sono altre realtà che all’interno del nucleo cittadino hanno la fortuna di avere un castello così ben conservato fruibile da tutti. È appunto questa la sua forza, il fatto di non limitare l’ingresso tramite il pagamento di un ticket. Certo, le visite guidate ci sono perché non tutti gli ambienti sono aperti al pubblico. Sono decisamente economiche e possono essere prenotate in maniera molto semplice. A tal proposito vi consiglio di contattare le guide di ArteconNoi che sapranno consigliarvi la visita migliore in base ai vostri interessi.

giardini castello di brescia

Dicevo…è un castello vivibile, chiunque può entrare e rilassarsi nei suoi giardini, chiunque può stare seduto per delle ore ammirando la città dall’alto e soprattutto chiunque può girare per le viuzze interne e perdersi nei meandri della sua storia.

castello di brescia
castello di brescia

Non vi ho fatto un elenco di come è composto il castello, di quali siano le sue caratteristiche strutturali, per quello ci sono le guide che vi ho menzionato qualche riga fa che sono davvero molto brave e preparate. Se volete visitarlo con calma e fare anche una visita guidata, allora dovete considerare almeno 3 ore di tempo, quindi è una buona scelta abbinarlo alla visita della città.

Come raggiungere il Castello di Brescia?

Tre modi.

  • Prendere la strada in salita che parte da Piazzetta Tito Speri
  • Utilizzare Via Castello che risale il colle cidneo nei pressi di Piazzale Arnaldo
  • Percorrere la strada d’accesso che si protende verso il castello nei pressi dell’inizio di Via San Faustino.

La prima via che vi ho indicato è ovviamente pedonale, le altre due sono percorribili in macchina in quanto in cima, oltre a chioschi e bar, è presente anche un parcheggio.

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