Limonaie del Lago di Garda: Cosa Sono e Quali Visitare

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Siete alla ricerca di un itinerario che vi permetta di godere delle bellezze paesaggistiche del lago di Garda e scoprirne storia e tradizioni?

Ecco un buon suggerimento: andar per “limonaie” lungo la riviera occidentale del lago di Garda. Non a caso è stata denominata anche “Riviera dei Limoni” e l’ho inserita nell’articolo su cosa vedere sul Lago di Garda.

Due passi nella storia delle limonaie

Vi siete mai chiesti che cosa sono quei pilastri bianchi e squadrati che, disposti in file ordinate, sbucano qua e là caratterizzando i dolci pendii collinari del tratto di costa che va da Salò a Limone?

Si tratta di quello che resta dei mirabili “giardini disposti a terrazze e piantati di limoni” che tanto colpirono W. Goethe il 13 settembre 1786, mentre in barca si recava da Torbole a Malcesine.

La loro funzione era, ed in alcuni casi è tuttora, quella di sorreggere l’intelaiatura di legno che nei mesi invernali veniva completamente ricoperta per proteggere le delicate piantagioni. Non si trattava soltanto di piante di limone, anche se queste ultime costituivano la parte numericamente più consistente, ma anche, ad esempio, di cedro e arance amare.

limonaie sul lago di garda
Interni di una limonaia

Queste singolari strutture sono i segni tangibili di un passato in cui la coltivazione dei limoni rivestiva un’importanza cruciale per l’economia del lago di Garda. Testimoniano la tenacia e l’operosità degli abitanti del luogo che, a partire dal XVI secolo, seppero reinventarsi giardinieri da pescatori e barcaioli che erano.

In realtà, la storia della coltivazione dei limoni sul Garda ha origini più antiche. Risale al XIII secolo, quando, secondo la tradizione, i Frati del convento Francescano di Gargnano la introdussero nella cultura locale. Da qui, la coltivazione si estese anche a Maderno e Toscolano ed in un secondo momento a Limone e agli altri paesi rivieraschi, favorita dalle condizioni climatiche particolarmente miti.

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Interno di una limonaia d’inverno

La sponda veronese, invece, mal si prestava ad ospitare le limonaie in quanto l’incombente presenza del Monte Baldo impediva il soleggiamento mattutino. È per questo che le limonaie di Torri del Benaco e Punta S. Vigilio sono casi piuttosto isolati.

Ma non è corretto parlare di limonaie soltanto al passato. Se è vero che la maggior parte è abbandonata o riutilizzata come parte di abitazioni o giardini, ve ne sono alcune ancora produttive, perfettamente conservate e soprattutto visitabili, magari con una visita guidata.

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Ecco alcuni esempi di limonaie sul Lago di Garda.

Limonaia “Pra’ de la Fam” a Tignale

La più imponente e forse la più famosa di queste limonaie del lago di Garda ancora in funzione è la limonaia settecentesca “Pra’ de la fam”. In alternativa, Prato della fame, dal nome dell’omonima località in cui è ubicata, di fronte al porto di Tignale.

Si dice che questo curioso toponimo derivi dal fatto che la sottile lingua di terra dove costruirono la limonaia, in passato costituisse un riparo per i naviganti durante le violente burrasche.

Dato il quasi completo isolamento del luogo, i naufraghi potevano restare giorni senza mangiare, fino a che non fossero stati di nuovo in grado di riprendere il viaggio via lago.

Di certo la posizione è suggestiva, tra le rocce e la distesa d’acqua ed è anche facilmente raggiungibile, proprio a monte della Strada Gardesana.

La Comunità Montana del Parco Alto Garda Bresciano ha ristrutturato la limonaia a partire dal 1985. Ha curato la messa a dimora di 80 piante tra limoni, aranci amari, kumquat e altre specie di agrumi. Oggi può fregiarsi del titolo di “ecomuseo”, istituito presso il Comune di Tignale, che ne cura l’apertura da marzo/aprile ad ottobre. Per informazioni su orari e prezzi, consultare il sito: www.limonaiagarda.com

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La limonaia vista dall’esterno, ecco come si presenta, Limonaia Pra’ de la fam.

Limonaia del Castèl a Limone sul Garda

Altro esempio di limonaia “musealizzata” grazie all’intervento pubblico è la cosiddetta “limonaia del Castèl” a Limone sul Garda. È di proprietà dell’Amministrazione Comunale dal 1995 e aperta alle visite a partire dal 2004, quando sono state piantumate circa 50 piante di agrumi.

Anche questa limonaia, che si trova proprio all’interno del borgo tra la montagna e le vie Orti e Castello, è aperta normalmente da marzo a ottobre (per orari e prezzi, consultare il sito: www.visitlimonesulgarda.com

I Giardini d’Agrumi a Gargnano

Oltre alle limonaie gestite da enti pubblici come quelle appena citate, esistono altre limonaie di proprietà privata che sono visitabili solo nel corso di una manifestazione che si svolge una volta l’anno a Gargnano (BS), il cui nome è “Giardini d’Agrumi”.

Si tratta di un’iniziativa organizzata dall’associazione di promozione sociale Terre & Sapori d’Alto Garda in collaborazione con il Comune di Gargnano (BS), volta alla riscoperta e alla valorizzazione degli agrumi e delle limonaie di Gargnano.

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Giardini d’agrumi chiostro S.Francesco

Ma perché proprio a Gargnano? Perché questa tranquilla e pittoresca località gardesana è stata per secoli il centro più importante per l’agrumicoltura del lago, dove si concentrava il maggior numero di limonaie.

Qui venne fondata nel 1840 la cosiddetta “Società Lago di Garda”. Si tratta di una sorta di impresa collettiva voluta da 254 proprietari di limonaie che è arrivata a coinvolgere oltre 600 soci. Essa trovava il suo campo di applicazione su un territorio che comprendeva non solo Gargnano, ma anche i comuni limitrofi.

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Esposizione giardini d’agrumi a Gargnano

Le limonaie d’inverno, come vengono gestite?

Da quanto detto fin ad ora, parrebbe che l’unico periodo utile per visitare le limonaie sul Lago di Garda sia la bella stagione, visto che la maggior parte di esse apre al pubblico da marzo/aprile a ottobre.

Ci sono, però, alcune eccezioni.

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Copertura della limonaia “La Malora” sul lago di Garda

Esiste una piccola limonaia privata nel centro di Gargnano accessibile in qualsiasi periodo dell’anno.

Si tratta della limonaia “La Malora” (dal nome originario del corso d’acqua che la riforniva d’acqua), costruita nel corso del ‘500 e ristrutturata nel pieno rispetto della tradizione.

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Limonaia “La Malora”

A mio avviso, l’inverno costituisce un momento estremamente suggestivo per le visite. Nella tarda primavera, nel pieno della fioritura, le piante di limone si mostrano in tutta la loro bellezza. Avere l’opportunità di entrare in inverno in una di queste particolarissime “serre” e vedere come funzionava il sistema di copertura con assi di legno e vetrate, consente di coglierne appieno l’essenza.

Su richiesta, è possibile anche degustare il tradizionale limoncello e vari tipi di marmellate di agrumi.

Le limonaie viste dalle acque del Lago di Garda

Visitare le limonaie è una delle cose da fare sul Lago di Garda da non perdere! In aggiunta alla visita di una delle limonaie del Garda, esiste la possibilità di completare il percorso di riscoperta dei tradizionali “giardini di limoni”.

Il consiglio spassionato è quello di scoprire questi magnifici luoghi in compagnia di una guida turistica che vi racconti storia e curiosità, percorrendo un tratto di costa (a piedi o, meglio in barca) alla ricerca dei resti di altre limonaie.

Esse possono non essere visibili poiché nascoste nei giardini di ville o resorts di lusso. È assai affascinante scoprire le trasformazioni che hanno subito nel tempo.

Scopri il lago di Garda con l’aiuto di una guida ufficiale!

Questo articolo è stato scritto da Carla, una guida turistica abilitata che vive e lavora sul lago di Garda. Vi consiglio di contattarla per richiedere una visita guidata alle limonaie o un qualsiasi altro itinerario intorno al bellissimo Benaco.

D.ssa Carla Ghidinelli – Guida turistica abilitata GB/I                      Contatti: +393334790361 – [email protected]                                    Per maggiori info: www.guidaturisticalagodigarda.com

2 COMMENTS

  1. Adoro il lago di Garda in generale: ogni singolo borgo è diverso dall’altro e ognuno offre qualcosa di particolare. Come Limone: ho sempre adorato le sue limonaie e dopo aver ascoltato le varie storie a riguardo, l’adoro ancora di più! È da una vista che non ci vado: non mi dispiacerebbe ritornarci e godermela con calma 🙂

    • Quanto ti capisco Katja, secondo me il momento migliore per godertelo bene e senza troppo turismo è quello che sta arrivando ora: la primavera. Non lasciartelo sfuggire

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