La provincia di Brescia è un territorio ricco di storia, ricco di testimonianze delle ere passate. Tra queste, fu per primo il periodo romano a lasciare segni evidenti. Oggi i siti culturali che tutelano resti romani sono piuttosto diffusi in questo angolo di Lombardia. È sufficiente pensare alle bellezze della Brescia romana, nel centro città di Brescia, per capire come e perché i romani avevano ritenuto importante stabilirsi nel territorio bresciano.
Il processo di romanizzazione avvenne in età augustea, fu pacifico sebbene piuttosto rapido. La Valle Camonica venne romanizzata nel 16 a.C. ed in poco meno di mezzo secolo la comunità fu organizzata in “res publica” autonome.
In Valle Camonica è possibile trovare testimonianze di ere completamente differenti. A poca distanza dal lago d’iseo e dalle note incisioni rupestri camune, si possono ammirare i resti della civiltà romana i cui segni sono ancora nettamente visibili. La presenza romana non è così ingente come quella delle pitture rupestri, ma è comunque degna di nota.
La presenza romana in Valle Camonica
Le testimonianze del periodo romano sono tutte concentrate nell’area tra Breno e Cividate Camuno. Si tratta di due paesi distanti pochi chilometri l’uno dall’altro. Sono collegati anche da una via ciclo pedonale. Essa affianca il corso del fiume e passa accanto ad alcuni ritrovamenti importanti di era romana come il Santuario di Minerva, situato in una area campestre poco prima di arrivare a Breno.
Nell’itinerario romano della Valle Camonica, i siti principali sono tutti a poca distanza dal fiume. La via ciclo-pedonale che collega i due paesi, oltre a permettere di godere la natura e la sua pace, sembra quasi pensata apposta per consentire un mix tra aspetti culturali, naturali e sportivi.
Partendo dal Santuario di Minerva o, viceversa, dal Parco del Teatro e dell’Anfiteatro, è possibile visitare tutti i luoghi di interesse dell’itinerario Romano. È il modo migliore per passare una giornata all’insegna dello sport e della cultura.
Ecco un possibile itinerario alla scoperta di questo tratto della Valle Camonica, un itinerario che parte dal paese di Breno, passa per Cividate Camuno e si conclude all’insegna del relax alle Terme di Boario. Una tappa importante e assai conosciuta in Valle Camonica. Le terme di Boario, infatti, diventano un punto di riferimento per il relax ed il benessere intorno alla fine del Settecento, grazie ad “acque salutari magnesiache e vitrinolate di ferro“, come scriveva ad inizio del ‘700 Antonio Bazzini sulla “Cronaca di Lovere“. Tuttora le terme di Boario sono talmente famose da essere inserite nelle 6 migliori terme da visitare in Lombardia secondo un recente post del magazine di Expedia.
Passiamo dunque alle tappe dell’itinerario romano…
1 – Il Castello di Breno
Nonostante non sia una testimonianza di epoca romana, reputo che il castello di Breno sia uno splendido inizio di itinerario che non può che essere menzionato, anche se non attinente all’epoca romana.
La Valle Camonica dal punto di vista culturale è un territorio completo. Oltre al percorso romano e quello camuno, è possibile percorrere e scoprire il percorso medioevale attraverso i suoi affascinanti castelli. Quello di Breno è una delle migliori espressioni medioevali della Valle Camonica. Fu costruito su uno sperone roccioso a ridosso del paese in un luogo fortemente strategico. La valle in questo punto forma quasi un imbuto permettendo un controllo migliore sull’intera zona sottostante.
Per visitare il castello, dal centro paese è necessario percorrere una strada ciottolata in salita che in pochi minuti porta all’ingresso. La salita è ripida ma una volta arrivati in cima, sebbene all’interno sia spoglio, il panorama ripaga di tutto lo sforzo fatto per raggiungerlo.
2 – La street art della dea Minerva
L’artista italiano Ozmo ha voluto omaggiare con la sua arte visiva il santuario di Minerva attraverso un’enorme opera di street art in bianco e nero visibile dalla piazza principale di Breno. Una rappresentazione di Minerva che sembra quasi vigili sull’intero paese.
3 – Il Santuario di Minerva
Probabilmente il ritrovamento romano più interessante di tutta la Valle Camonica.
A poca distanza da Breno, in località Spinera è possibile scoprire questo santuario che fu costruito in una posizione particolare: sulle rive del fiume principale della valle, il fiume Oglio. La sua costruzione avvenne a seguito della fondazione della vicina Cividate Camuno che all’epoca era la città più importante della Valle Camonica. Esso fu dedicato a Minerva, la “protettrice delle imprese umane”, ciò calzava a pennello con la posizione del sito in quanto era un punto di passaggio obbligato per valicare le Alpi.
Del santuario non è rimasto molto. Sono ancora visibili dei bellissimi mosaici e la statua di Minerva, che però non è altro che una ricostruzione in resina.
La statua originale è ospitata nel vicino Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica. Il sito non è affollato di turisti, e questo ritengo sia un valore aggiunto. Grazie ai pannelli con le ricostruzioni a computer ci si guarda intorno cercando di immaginare come fosse durante il suo periodo di massimo splendore.
Quando visito luoghi come questo mi soffermo sempre a pensare come probabilmente ogni giorno camminiamo sopra un numero indefinito di reperti archeologici che devono essere ancora scoperti e magari verranno alla luce solo per caso. Lo stesso santuario di Minerva è stato scoperto nel 1986 durante degli scavi per la posa di condutture pubbliche.
Visitare il Santuario di Minerva
La gestione del sito è affidata a dei volontari che aprono il Santuario di Minerva di sabato e di domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18. Durante il resto della settimana resta chiuso. Nonostante ciò, se doveste passare in un giorno infrasettimanale, è possibile vedere buona parte del sito romano anche restando all’esterno dell’area delimitata.
Arrivare al santuario in macchina non è difficile ma bisogna prestare attenzione alle poche indicazioni presenti sulla strada principale. Spostandosi verso Breno da Cividate Camuno si giunge in un punto in cui la strada passa sopra il fiume Oglio, proprio in quel punto c’è l’indicazione a sinistra di svoltare per il parcheggio.
Il sito di Minerva dista solo qualche centinaio di metri dal parcheggio, basta percorrere solo un tratto di ciclo-pedonale a piedi e si raggiunge il sito romano. Viceversa, provenendo da Breno, il parcheggio è sulla destra, subito dopo aver oltrepassato il ponte sul fiume Oglio.
4 – La ciclo-pedonale fino a Cividate
La prima parte dell’itinerario è concentrata a Breno e termina con la visita al Santuario di Minerva. Le altre testimonianze romane sono state rinvenute a Cividate Camuno. Qui è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica ed il parco del Teatro e dell’Anfiteatro Romano.
La bicicletta o una bella passeggiata a piedi sono entrambi il modo perfetto per raggiungere Cividate. Quale miglior modo se non percorrere la ciclo-pedonale che passa a fianco del fiume Oglio? Un’ottima alternativa alla automobile, ideale per chi ama praticare il turismo lento. Per completezza di informazioni, questo è solo un tratto di ciclo-pedonale che nella sua interezza comincia a Capo di Ponte e termina nei pressi di Pisogne.
5 – Una tappa culinaria: la spongada
Un itinerario che si rispetti necessita anche della componente culinaria, cosa che vale ancor di più dopo aver percorso la ciclo-pedonale da Breno a Cividate Camuno.
La spongada, a mio avviso, è uno dei prodotti tipici più interessanti della Valle Camonica. Ne mangerei in continuazione. D’altronde quando burro, uova, farina e zucchero si uniscono non può che uscirne un qualcosa di estremamente buono. Ecco quindi la spongada, una pagnotta dolce di circa 150 grammi cosparsa interamente di zucchero. Vi consiglio di cercare una forneria e concedervi una dolce sosta nel paese di Cividate per poi procedere all’interessante visita del Parco del Teatro e dell’Anfiteatro Romano.
6 – Il Parco Archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro e la visita al Museo
A pochi metri dal centro di Cividate Camuno è possibile visitare il Parco Archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro romano. L’ingresso è gratuito.
Dell’anfiteatro e del teatro sono molto evidenti le strutture che conferivano la forma ad ellissi tipica agli anfiteatri, ma la struttura degli spalti non è più visibile. Delle ricostruzioni a pannello aiutano a capire come fosse questo luogo durante l’epoca romana.
I pannelli forniscono anche informazioni su quello che era l’anfiteatro per i romani, su come esso veniva gestito e quali fossero le principali attrazioni al suo interno. Il suo mantenimento, tra l’altro, incideva molto sulle casse ed i conti della città. Per visitare questo sito romano in piena tranquillità bastano 30/40 minuti.
All’uscita bisogna ricordarsi di una cosa molto importante. Nonostante l’ingresso sia gratuito, sia in questo parco sia al Santuario di Minerva è necessario firmare un registro di presenza. In questo modo possono attestare il numero delle persone che ogni anno visitano i siti archeologici. Una cosa a mio parere molto importante.
7 – Il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica
Di grande spessore, il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica conserva e valorizza tutti i reperti romani provenienti da Cividate Camuno e da tutta la Valle Camonica. È l’ultima tappa di questo itinerario attraverso il quale è possibile scoprire i resti romani del territorio camuno. Al suo interno si possono seguire diversi percorsi tematici alla scoperta dell’era romana. Tra tutti i ritrovamenti spicca la statua originale di Minerva rinvenuta nel vicino Santuario.
Il Museo, sia dal punto di vista concettuale che logistico, rappresenta il punto di raccordo tra il sito romano di Minerva ed il parco del Teatro e dell’Anfiteatro romano che dista poco più di 1 km. Il Museo è gratuito, resta chiuso tutti i lunedì non festivi. Rimane aperto dal martedì al Sabato dalle 8.30 alle 19 e la domenica dalle 8.30 alle 14.00. Maggiori informazioni sui contenuti e sui percorsi tematici potete trovarli sul Sito del Museo Archeologico.
8 – Alle terme di Darfo Boario
Ok, vi avevo detto che quella di prima era l’ultima tappa dell’itinerario romano. Per tappa, intendevo tappa culturale… Quando si parla di “romano antico” non si può che associare anche al concetto di terme romane. Quindi, dato che sarete a pochissima distanza dalle terme di Boario, perché non aggiungere ad un vostro weekend in Valle Camonica anche una giornata di tutto relax?