Tra i luoghi di interesse maggiore in Messico ci sono sicuramente i siti archeologici maya. Andare nella penisola dello Yucatan e non vedere qualche bel sito maya non ha senso. Rappresentano la storia passata che tuttora sopravvive orgogliosa nei discendenti dei nativi. Il popolo maya era basso ed in carne. La guida, anche lei di discendenza maya, che ci ha accompagnato alla scoperta di Palenque ci ha detto che erano alti 1 metro e 20 centimetri circa. Nonostante ciò costruirono le piramidi maya e tantissime altre strutture che sembra impossibile siano state fatte da un popolo così basso di statura.
Eppure, è proprio così, probabilmente erano pure parenti di Popeye perché per portare delle lastre intere da tonnellate e tonnellate ciascuna all’interno delle piramidi, credo non sia stato uno scherzo. Ed io di piantagioni di spinaci in Messico non ne ho viste.
Tornando seri, è evidente come i siti archeologici maya rivestano notevole interesse. Tra Yucatan e Chiapas sono all’incirca una decina. Se farete l’itinerario in Messico tra Yucatan e Chiapas di cui vi ho parlato, potrete raggiungere quelli che volete. Se invece la vostra base sarà Cancun, o comunque la riviera Maya per tutta la durata del vostro soggiorno in Messico, allora dovrete per forza fare delle escursioni giornaliere e potrete vedere solamente alcuni di quelli che vi nomino in questo post. Difficilmente però riuscirete a vedere quelli che reputo migliori.
Quali siti archeologici Maya visitare?
Ve ne parlo in sequenza partendo da quello che mi è piaciuto di meno a quello che mi è piaciuto di più, ovvero Palenque.
Una piccola precisazione che vale per tutti i siti archeologici maya: l’utilizzo di fotocamere o macchine come GoPro, utilizzate per riprese non professionali, sono oggetto di una tassa ulteriore di 45 pesos. Non ve ne ho parlato nel post sui consigli per un viaggio in Messico ma all’interno del sito non è mai capitato che mi controllassero.
Cobá
Probabilmente il fatto di essere l’ultimo sito maya visitato dell’itinerario che avevo predisposto ha inciso parecchio sulla mia percezione. D’altronde dopo aver visto le rovine maya di Uxmal e Palenque, con tutto il rispetto è difficile trovare qualcosa di meglio.
Un’altro aspetto che ha contribuito a non lasciare il segno, è sicuramente il fatto che c’è molto turismo organizzato proveniente dalla Riviera Maya. Infatti, è distante solo 2 ore da Cancun ed 1 ora da Tulum, va da sé che nella tarda mattinata facciano capolinea diversi pullman pieni zeppi di turisti.
Una delle caratteristiche del sito maya di Cobá è l’essere molto vasta e completamente immersa nella giungla.
Avete tre modi per visitare le rovine Maya di Cobá:
- A piedi: fate attenzione perché per arrivare nel punto più lontano dell’ingresso si percorrono ben 2km. I km diventano quindi 4 tra andata e ritorno. Se volete visitarla tutta siate prevenuti ed acquistate acqua a sufficienza. Il caldo è torrido ed all’interno del sito non ci sono venditori ambulanti, tantomeno bar o locali.
- In risciò: intendo una bici modificata dove al posto del parafango anteriore, hanno messo dei sedili. Vi porteranno in giro per il sito seduti su queste strane biciclette. Se volete investire qualche pesos, questa è la soluzione giusta per visitare il sito maya di Cobà. Come prezzi vi so dire solamente quello del ritorno dal punto più distante all’ingresso, ovvero dalla piramide di Nohuch Mul. Si aggira sui 75 pesos non contrattabili. (poco meno di 4 euro).
- In bicicletta: noleggiatene una nei pressi del negozio che troverete sulla vostra sinistra appena entrati nel parco. Vi permette di girare il sito in piena autonomia e con i vostri tempi. Non so dirvi però il costo del noleggio.
Sono tre le zone principali nel sito.
La più interessante è quella di Nohuch Mul dove si erge la famosa piramide maya sulla quale si può ancora salire. Prima di partire mi ero informato sulla pericolosità di queste rampe, ho trovato un delirio; c’era chi diceva che erano semplici, altri che dicevano che erano parecchio impegnative.
Sapete che tendo ad essere piuttosto schietto…la scalinata di questa piramide non è impegnativa. Gli scalini sono grandi abbastanza per salire e scendere in tranquillità. Al centro c’è anche una corda con cui ci si può aiutare. L’unica cosa che voglio sottolineare è di lasciare a casa le infradito, non sono l’ideale per scalare una piramide Maya. E di gente con le infradito ce n’era parecchia. Non so, forse pensavano che in cima alla piramide ci fosse una piscina con tanto di ombrelloni…chi lo sa…
La vista dalla piramide del gruppo di Nohuch Mul è stupenda, lo sguardo perso nell’infinito. Giungla a destra giungla a sinistra, giungla ovunque. È l’immagine migliore di questo sito maya.
Orario: 8 -> 17.00
Tempo Visita: per visitarlo tutto a piedi 2 ore mezza, con risciò molto meno.
Ingresso: 65 pesos
Parcheggio: presente e delimitato da sbarra, costo 50 pesos
Chichén Itzá
Chichén Itzá è il sito archeologico maya più famoso, tanto importante quanto conosciuto. La piramide principale, El Castillo, campeggia in qualsiasi opuscolo/rivista/sito web inerente al Messico.
La zona archeologica è molto bella ed il sito è affascinante. Il problema è l’afflusso costante di gente, in buona parte tour organizzati provenienti dalla Riviera.
Anche la zona di Chichén Itzá è molto vasta. Appena entrati vi troverete di fronte El Castillo che vi farà rimanere a bocca aperta. Se andrete a Chichén Itzá nei giorni dell’equinozio di primavera o d’autunno, rimarrete ancor di più a bocca aperta. In queste date la luce del sole, tramite un gioco di luci, sembra ricreare una sagoma di un serpente su una scalinata di El Castillo. Ovviamente in queste date, Chichén Itzá è notevolmente affollata.
Se camminando sentirete gruppi di persone battere le mani, non spaventatevi, non sta succedendo nulla di male. Stanno semplicemente provando insieme alle guide la straordinaria acustica del luogo. Questo avviene sia nei pressi della piramide maya El Castillo, sia nel campo del Juego de Pelota. Qui, quando si battono le mani si crea un’eco forte e ripetuto.
Il Juego de Pelota è dunque un altro punto molto interessante delle rovine maya di Chichén Itzá. Si tratta di un campo da gioco, un gioco un po’ particolare e secondo me decisamente difficile.
Il campo era ed è rettangolare. Sulle pareti laterali, ad un’altezza piuttosto elevata, ci sono dei cerchi di pietra. Si suppone che il gioco consistesse nel far passare un pallone di gomma attraverso questi cerchi. Era vietato l’utilizzo delle mani e da alcune rappresentazioni sembra che i giocatori fossero muniti di imbottiture sui gomiti e sulle ginocchia. In ogni caso penso che non fosse semplice “segnare”.
A dir la verità mi chiedo quanto ci tenessero a vincere davvero la partita. Infatti, è alquanto strano ma il capitano della squadra vincente non alzava la coppa del vincitore. Purtroppo, o per fortuna, all’epoca tolteca chi vinceva veniva sacrificato in onore degli dei. Questo era considerato un onore poiché significava entrare sicuramente in paradiso.
Tutto il sito maya di Chichén Itzá è bello da vedere, se non fosse costellato di bancarelle in ogni punto all’ombra sarebbe ancora meglio. Ci sono miriadi di bancarelle lungo tutto il quadrilatero e lungo tutta la passeggiata che porta al cenote che c’è all’interno del sito. Secondo me sono troppe, un’esagerazione di turismo preconfezionato in un luogo che invece dovrebbe preservare il suo fascino ed il suo mistero.
Come vi dicevo, all’interno del sito maya di Chichén Itzá c’è anche un cenote, nulla di ché se avrete in precedenza visto e nuotato nei Cenotes di Dnitzup.
Da leggere: Cenotes in Messico, cosa sono e dove trovarli
Questo è certamente un sito archeologico da mettere in agenda. Non potete perdervelo. È ormai un’icona anche se c’è da sottolineare che tutto questo turismo non consente di apprezzare al meglio la bellezza del luogo.
Allora c’è un’unica soluzione: arrivare il prima possibile ed entrare nel sito archeologico quando ancora non sono arrivati i pullman dei turisti. Io per cause di forza maggiore sono riuscito a vederlo solamente nel pomeriggio e dunque era troppo affollato. Il mio consiglio è alloggiare nei pressi di Valladolid ed essere pronti e scattanti la mattina arrivando sul posto il prima possibile.
Orari: dalle 8 alle 16, alcuni siti e guide dicono fino alle 17…in realtà io sul cartello d’ingresso ho letto 16, infatti la gente ha cominciato a defluire intorno a quell’ora. Avete comunque ampio margine perché prima di fare uscire tutti arriveranno probabilmente le 17.
Tempo Visita: 2 ore
Ingresso: 230 pesos
Parcheggio: presente e delimitato da sbarra, costo 30 pesos
Tulum
È il più scenografico sito archeologico.
I maya che hanno costruito questa parte di città sapevano il fatto loro; tanto verde, un cenote e le costruzioni a due passi dal mare. A parte gli scherzi, le rovine di Tulum sono un piacere per gli occhi. Apprezzare il lato storico della cultura maya con lo sfondo dell’oceano non ha prezzo.
Di per sé le rovine non dicono molto. È bello il fatto che siano inserite in un contesto molto verde ma non sono maestose come quelle che si possono ammirare negli altri siti maya. La zona archeologica di Tulum è poco distante da Tulum Pueblo ed anche in questo caso è meta del turismo di massa. Ma è normale, chi non vorrebbe vedere tale spettacolo.
Il percorso principale si snoda sul versante del mare ed in un tratto c’è una scala che consente di andare nella spiaggia super affollata sotto le rovine.
Vi consiglio di organizzarvi per acqua e bibite, non ci sono punti di ristoro all’interno ed il percorso è per buona parte al sole che, come ben sapete, in Messico ci sa fare.
Come arrivare: attenzione che la zona archeologica è fuori dalla città, per raggiungerla dovete oltrepassare il paese di Tulum e poche centinaia di metri dopo troverete l’ingresso per il sito.
Orario: 8 -> 17
Tempo Visita: 1 ora e mezza
Ingresso: 65 pesos
Parcheggio: presente e delimitato da sbarra, costo 120 pesos
Uxmal
Ho visitato Uxmal senza aspettative. Avevo letto che era un sito ben conservato ma nei miei pensieri lo immaginavo all’ombra dei siti più rinomati.
È stata invece una scoperta incredibile.
Il turismo organizzato preferisce mete più fruibili dalla riviera maya ed Uxmal viene risparmiata da questo tipo di turismo. Uxmal è infatti decisamente più distante di Chichén Itza ma se state seguendo l’itinerario di cui vi ho parlato, sarà semplicissimo arrivarci.
La forza del sito maya di Uxmal consta di tre aspetti:
- È situato nella regione collinare di Puuc, lungo la Ruta Puuc. Sono le prime ed uniche colline che si incontrano spostandosi verso il sud dello Yucatan.
- È completamente immerso nella vegetazione, il ché gli conferisce un aspetto magico e misterioso.
- Ci sono pochi turisti. Ciò significa che vi troverete a girare per il sito archeologico nella più totale tranquillità e potrete apprezzarlo al meglio godendovi ogni struttura e facendo miriadi di foto.
Tradotto dalla lingua maya, Uxmal significa “costruita tre volte“, in realtà la città fu ricostruita ben cinque volte. In questo sito è presente un Juego de Pelota più piccolo di quello di ChIchén Itza. In compenso c’è una piramide maya sulla quale siamo saliti, sulla quale c’era un indigeno maya a meditare.
Lo capisco bene, con quella vista e con solo il rumore del vento, è uno spettacolo stare lassù.
La mia è stata una visita lunga. Dopo aver visto Chichén Itza non mi sembrava vero di poter essere immersi nella storia maya potendone assaporare ogni aspetto senza alcuna fretta.
Questo è anche il consiglio che mi sento di dare a voi che state leggendo questo post. Quando andrete ad Uxmal, non visitatelo di fretta, lasciatevi rapire dalla tranquillità di questo luogo.
La mia è stata una visita lunga. Dopo aver visto Chichén Itza non mi sembrava vero di poter essere immersi nella storia maya potendone assaporare ogni aspetto senza alcuna fretta.
Questo è anche il consiglio che mi sento di dare a voi che state leggendo questo post. Quando andrete ad Uxmal, non visitatelo di fretta, lasciatevi rapire dalla tranquillità di questo luogo.
Orario: 8 -> 17
Tempo Visita: 2 ore e mezza con calma, altrimenti 2 ore.
Ingresso: servono 2 biglietti a persona per via di due tasse diverse, uno da 65 pesos e l’altro da 148 pesos per un totale di 213 pesos.
Parcheggio: presente e delimitato da sbarra, costo 30 pesos
Palenque
Inutile dire che Palenque è al primissimo posto di questa classifica. Le rovine maya di Palenque emozionano e stupiscono. Penso che sia assolutamente il sito maya migliore visto durante il mio viaggio in Messico. Tra l’altro è l’unico che ho visitato in Chiapas.
Palenque è famosa e dunque qualche tour organizzato arriva. Non aspettatevi però chissà quale ressa perché, sebbene sia molto più visitato di Uxmal e non goda della medesima tranquillità, è comunque molto vivibile.
Anticamente, Palenque, che tradotto significa palizzata, non si chiamava in questo modo. Il suo nome era Lakamha il cui significato era Grande Acqua.
Ho visitato questo sito maya con una guida. Mi ero informato ed avevo letto che la percezione con una guida locale sarebbe stata completamente diversa; è stata assolutamente la scelta giusta. Vedere Palenque con una guida la rende completamente diversa, ancora meglio se la guida è nativa maya, vi racconterà e trasmetterà la sua storia molto più intensamente.
Un piccolo cenno sulle guide
Quando parcheggerete la macchina (o sulla strada che porta alle rovine o al piccolo parcheggio in cima) ci saranno moltissime persone che vi chiederanno se avete bisogno o meno di una guida per le rovine. Attenzione che queste non sono guide certificate. Quindi non accettate e proseguite oltre. Arrivati al piccolo parcheggio troverete tante guide con un cartellino di riconoscimento, queste sono guide ufficiali a cui è consentito fare le guide professionali.
Quelli che troverete in strada senza cartellino di riconoscimento saranno semplicemente persone che cercheranno di “rubare” il cliente. Molte di queste persone sono comunque preparate. Mi è capitato di passare in parte ad altri gruppi e queste guide non regolari sembravano sapere il “fatto loro”. Quello che sto cercando di trasmettervi è che è meglio utilizzare delle guide certificate per tanti motivi. In primo luogo, per un discorso di veridicità delle informazioni che vi danno, ed in secondo luogo per valorizzare la loro professione.
Quanto costano i tour guidati alle rovine di Palenque?
Iniziamo con il dire che tutto dipende dalla lingua con la quale volete vi venga spiegato il percorso. In linea di massima lo spagnolo costa molto di meno dell’italiano.
Per darvi un’idea, inizialmente per un tour in italiano di:
- 2 ore solo per le Rovine Maya -> 1200 pesos (60 euro)
- 3 ore e mezza comprensivo di selva -> 2300 pesos (115 euro) totali.
Vige la contrattazione, quindi riuscirete a portarli a cifre molto più basse. Se però capite qualche parola di spagnolo vi converrà fare il tour guidato di 3 ore e mezza in spagnolo. Ci è stato proposto questo tour in spagnolo a 1000 pesos, notevolmente inferiore a quello in italiano. Abbiamo condiviso il tour con altre due ragazze italiane che se la cavavano alla grande con lo spagnolo. Nonostante noi non fossimo dei fulmini di guerra con questa lingua, abbiamo compreso tutto quanto ci è stato spiegato.
Sono rimasto molto soddisfatto della nostra guida, peraltro nativo maya, quindi se volete contattarlo, il suo nome è Efrain e vi lascio il suo recapito: +0044 9161265088. Non ha mail né altri recapiti, parla solo spagnolo. Durante il tour è calmo e paziente, non mette fretta e soprattutto parla a piano, cosa molto importante, anche se in realtà i latino-americani parlano più lentamente dei cugini europei.
Le cose da dire su questo sito sarebbero molte, ma non voglio svelarvi tutto, altrimenti che mistero ci sarebbe. A proposito di mistero, il sito maya di Palenque è stato scoperto solamente per il 5%…se pensate che il 95% è ancora ricoperto da metri e metri di vegetazione, i misteri restano!
Io ho posto due domande ad Efrain:
Come potevano i Maya, data la statura, riuscire a costruire degli edifici così monumentali?
Il popolo maya era mediamente alto 1 metro e 20 centimetri, eppure era molto forzuto. Sarà ma vedo comunque difficile trasportate pietre da tonnellate e metterle nei punti in cui li hanno poi ritrovate gli archeologi. Qualche perplessità rimane.
Come mai non fanno ulteriori ricerche e mettono a nudo altri reperti?
Efrain mi ha giustamente risposto che ci sono diversi motivi per i quali si preferisce mantenere la situazione inalterata.
In primo luogo: il mistero. Il concetto è abbastanza comprensibile, che mistero avrebbero delle rovine completamente scoperte?
In secondo luogo: i costi. Sarebbero troppo ingenti, troppo dispendioso anche solo scoprire piccole parti.
In terzo luogo: anche se più importante: un forte rispetto per la natura. Ovvero evitare una deforestazione selvaggia.
Il sito rimane quindi così, in questo stato mistico, e per fortuna direi.
La visita guidata prosegue dentro la selva dove la guida spiega molte varietà di piante che da noi non esistono, si attraversano diversi corsi di acqua e si giunge infine ad una piccola ma bellissima cascata dove si può fare anche un bel bagno rinfrescante.
Una volta terminato il bagno potete risalire e vi ritroverete sulla strada che porta alle rovine. In pratica siete già fuori dalla zona archeologica. Se volete rientrare dall’ingresso principale potete tranquillamente farlo, l’ingresso è valido per la giornata in corso.
È indubbiamente il sito maya sul quale vi consiglio di investire qualche euro in più per la guida, saranno soldi spesi davvero bene.
Una volta terminato il bagno potete risalire e vi ritroverete sulla strada che porta alle rovine. In pratica siete già fuori dalla zona archeologica. Se volete rientrare dall’ingresso principale potete tranquillamente farlo, l’ingresso è valido per la giornata in corso.
È indubbiamente il sito maya sul quale vi consiglio di investire qualche euro in più per la guida, saranno soldi spesi davvero bene.
Vi ricordo inoltre che compreso nel biglietto c’è anche l’ingresso al Museo che si trova poche centinaia di metri dopo le rovine sulla strada che dalle rovine porta verso Palenque. Andando verso Palenque lo troverete sulla vostra sinistra, viceversa, andando da Palenque città verso le rovine, lo troverete sulla destra. Lo notate poiché ha un ampio parcheggio.
Orario: 8 -> 16
Tempo Visita: 2 ore tour corto senza selva, 3 ore e mezza comprensivo di selva/giungla.
Ingresso: 62 pesos
Parcheggio: parcheggio libero a lato strada oppure nella piccola area adiacente all’ingresso del sito.
Grazie ci hai salvato la vita sul compito ti ringraziamo molto, e molto bello bravo.
Mi fa enormemente piacere! Grazie a voi Andrea per il commento.
Grazie!! si si l’avevo letto il tuo articolo 🙂 grazie ancora e complimenti! sei bravissimo
Grazie Martina! Troppo buona !
Ciao,
grazie per questi ottimi consigli. Noi andremo in Messico il prossimo Natale venendo da Miami (->Cancun) per 2 settimane. Volevo chiederti: conosci il sito Mayapan? secondo te vale la pena inserirlo dopo Tulum, Chichen Itza (non credo faremo Palenque, abbiamo un bambino con noi e vorremmo evitare di prendere un altro volo).
Noi pensavamo di fare Playa del Carmen o dintorni – Tulum – Chichen – Merida – Uxmal – Merida – Valladolid (e cenote Dutznip) e poi costa zona Cozumel o Akumal.
Che ne pensi? 🙂 Grazie!!
Ciao Martina! Purtroppo non conosco quel sito, ammetto che dopo aver visto 5 siti maya sei già a posto per un po’ di tempo ! A parte questa parentesi scherzosa, Palenque è il sito migliore, se proprio non riesci, non perdere allora Uxmal. Credo che il tuo itinerario messicano per due settimane vada molto bene, praticamente stai facendo tutta la zona yucateca più il quintana roo per il mare. Ti consiglio di dare uno sguardo anche all’ultimo articolo che ho pubblicato: https://recyourtrip.com/15-cose-da-fare-messico …ho menzionato altri luoghi che potrebbero essere di tuo interesse. Ad ogni modo il giro che hai pensato è molto interessante, se puoi inserisci la biosfera, o quella vicina a Tulum o quella vicina a Merida. Se hai bisogno di altre info chiedi pure. !