Dintorni di Parigi: Itinerario da Parigi alla Manica

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Quando si parla di Francia, l’attenzione ricade sempre per prima sulla splendida Parigi, i suoi musei, gli Champs-Élysées, la Tour Eiffel, le crociere sulla Senna, il romantico quartiere degli artisti di Montmartre, la splendida cattedrale di Notre Dame, le crepes con la Tour Eiffel di sfondo e l’odore dei croissant la mattina. Parigi avrebbe bisogno di metà blog per riuscire ad essere spiegata e fatta apprezzare nel migliore dei modi. Anche se l’ho visitata più volte non ne ho mai scritto direttamente, per questo motivo vi consiglio di prendere spunto dal magazine di Expedia Discover dove poter trovare validi suggerimenti.

Parigi catalizza un numero enorme di turisti e le escursioni nei suoi paraggi sono per lo più legate alla Reggia di Versailles o a Disneyland per chi è in compagnia dei propri figli.

Tenendo come base la bella capitale è possibile fare anche escursioni meno gettonate che però permettono di immergersi completamente nei paesaggi francesi. Nel mio recente viaggio in Normandia ho avuto il piacere di visitare i dintorni di Parigi con tutte le piccole cittadine immerse nella campagna, tra i pascoli ed il fascino delle anse della Senna.

Breve itinerario in macchina nei dintorni di Parigi

Con questo articolo voglio proporvi un itinerario di poche centinaia di chilometri che si può fare tranquillamente in due giorni partendo da Parigi, raggiungendo il mare sul canale della Manica e tornando poi nella capitale francese. Questo itinerario prevede almeno una notte fuori Parigi.

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1° Tappa – Giverny: alla scoperta dell’impressionismo

Uscendo da Parigi noterete come subito il paesaggio diventi contrastante con quello della capitale che avrete appena lasciato. Gli affollati quartieri cittadini lasceranno spazio ad enormi distese di campi, alcuni coltivati, altri pronti ad essere arati. Alberi, strade in mezzo al verde della campagna, di colpo vi sentirete immersi nella tranquillità.

Giverny è un piccolissimo (davvero minuscolo) paesino a circa 80 km da Parigi in direzione nord-ovest. Per quale motivo vi consiglio questa tappa? Perché Giverny è un’icona per chi ama l’impressionismo francese. A Giverny c’è la fondazione e la casa di Claude Monet, uno dei pittori più conosciuti e prolifici del movimento impressionista.

Giverny non offre altre attrazioni, ma questa basta ed avanza. I giardini sono di una bellezza disarmante in tutte le stagioni, una piccola oasi di pace e serenità all’interno di Giverny che già di suo non brilla per caos o stress; quindi potete immaginare come sia affascinante perdersi nei giardini della fondazione.

Uno scorcio tra i giardini della fondazione.

Anche la casa di Monet è molto interessante: stanze piccole ma dai colori caldi ed accoglienti, dipinti ovunque, sembra a tutti gli effetti di tornare indietro di un secolo.

Piccoli consigli: arrivare alla fondazione non è per nulla difficile. Giverny è piccolissima e non faticherete a trovare le indicazioni stradali per la fondazione. Di fronte all’ingresso c’è un parcheggio dove lasciare la macchina. Considerate di impegnare almeno 1,5/2 ore per la visita.

Giverny fondazione di Monet in Normandia
Nella cucina della casa di Monet.

2° Tappa – Les Andeleys: la città sulle anse della Senna

Tutto l’itinerario sui dintorni di Parigi che vi sto proponendo punta a nord-ovest, la tappa successiva è Les Andeleys, un paese poco distante da Giverny.

Rispetto a quest’ultimo è decisamente più grande. Costruito su un’ansa della Senna, la sua particolarità è la vista dal castello Gaillard. Di per sé il paese di Les Andeleys non offre molto di più, ma la panoramica dalla rocca del castello è fenomenale.

Uno dei panorami dall’alto del castello . Nella fotografia di copertina la veduta sull’altro lato.

3° Tappa – Rouen: una città da scoprire

La chiamano la città dei cento campanili. Una volta arrivati in città se ne può capire il motivo. Ogni scorcio di Rouen presenta una guglia od una chiesa, ce ne sono talmente tante che a volte si rischia di scambiarle ognuna per la cattedrale.

Invece, la cattedrale di Notre Dame è solo una ed è ben riconoscibile grazie alla sua stupenda ed enorme facciata.

Tutte le altre sono chiese che hanno avuto un ruolo importante durante la storia di Rouen, come ad esempio Saint Maclou che nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, venne duramente colpita e danneggiata da un bombardamento.

facciata principale cattedrale rouen
La facciata principale della cattedrale di Rouen.

Rouen non è solo la città dei cento campanili, è anche conosciuta come il luogo in cui è stata uccisa Giovanna d’Arco in Place du Vieux Marché.

È quindi una città davvero molto interessante. Dista 40 chilometri dalla tappa precedente ed è appena ad un paio di ore di auto dalla stessa Parigi. Questo significa che qualora non vogliate passare una notte fuori dalla capitale, potrete fare le tappe 1-2-3 in giornata evitando di proseguire verso il mare. Nel caso in cui vogliate proseguire verso il nord, allora il consiglio è di trovare un alloggio a Rouen per continuare l’itinerario il giorno successivo.

Leggi anche: Cosa vedere a Rouen

4° Tappa – Honfleur: la romantica città medievale

Servono poco più di 90 km ed 1 ora e 10 minuti di viaggio per raggiungere Honfleur da Rouen. La bellezza di questa cittadina è pari al costo dei suoi parcheggi: enorme!

È stata ed è un’importante porto della Normandia ed in generale della Francia del nord. Il porto rappresenta esattamente il centro della città disposta a ferro di cavallo sull’area portuale. La sera Honfleur acquista quel tocco di romanticismo con tutte le luci dei piccoli ristoranti che si riflettono nell’acqua.

honfleur normandia di sera
L’affascinante Honfleur di sera.

Vi sto proponendo Honfleur come penultima tappa dell’intero itinerario, è una tappa di passaggio che non vi permette di vederla al calar del sole ma se avrete la possibilità di passarci una notte la vedrete nel suo intero splendore.

Consiglio: fermatevi a mangiare un piatto di crevettes (gamberetti) freschi in un ristorante affacciato sul porto!

5° Tappa – Étretat: camminare sulle scogliere di gesso

Étretat è la cittadina dai tetti blu, incastonata tra le falesie della costa d’alabastro. Per arrivarci da Honfleur bisogna attraversare un’opera ingegneristica di tutto rispetto: il Pont du Normandie sulla Senna marittima. Un ponte (a pagamento) di 59 metri d’altezza che collega la Bassa Normandia alla Alta Normandia.

Étretat dista 45 chilometri da Honfleur, poco più di mezz’ora di auto, distanze minime per chi è abituato a fare ontheroad da diverse centinaia di chilometri per ogni tappa. Il bello della Normandia è anche questo, il fatto di avere tantissimi luoghi interessanti a distanza di pochi chilometri l’uno dall’altro.

Dunque Étretat rappresenta l’ultima tappa di questo itinerario in due giorni nei dintorni di Parigi. Questa piccola cittadina è famosa per le sue imponenti scogliere di gesso a picco sul mare: la falesia d’Aval e quella d’Amont. I turisti apprezzano questi luoghi perché ci sono dei sentieri che consentono di salire agevolmente sulle scogliere e guardare Étretat da un altro punto di vista. Su una scogliera hanno costruito addirittura un campo da golf, niente di più esclusivo!

Leggi anche: Come visitare Étretat

etretat normandia
Il campo da golf sulla scogliera

Lo stesso paese di Étretat è molto carino, anche se, escluso il casinò, non presenta molti locali od attività da fare di sera. Io l’ho visitata ad ottobre e la stagione era praticamente già conclusa, probabilmente a luglio ed agosto c’è un po’ più di vita.

6 Tappa – Rientro a Parigi

Un paio di ore da Étretat e sarete di nuovo a Parigi. Un’alternativa, se doveste avere ancora tempo, sarebbe procedere verso Fécamp e Le Tréport per apprezzare l’intera costa d’alabastro.

Conclusioni

Nel circondario di Parigi esistono dei luoghi molto interessanti da scoprire. Senza dover per forza addentrarsi nel profondo della bassa Normandia, è possibile seguire questo itinerario partendo dalla capitale francese. Si può fare in giornata oppure in due giorni arrivando sino alla costa nord.

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