Cosa Vedere sul Lago d’Idro: 8 Imperdibili Esperienze

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Quando parlo del Lago d’Idro sembra quasi che non lo conosca nessuno. È vero, la vicinanza del lago di Garda e del lago di Iseo non aiuta a farlo conoscere alla massa.

Forse è un bene, forse no. Di sicuro le attività del lago d’Idro beneficerebbero di un po’ più di turismo. Da bresciano, posso dire che, per me, meno turismo significa anche più vivibilità e magari il lago d’Idro non sarebbe quella perla sconosciuta dall’animo rude di cui mi fa sempre molto piacere rivedere le cupe verdi acque.

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Cosa fare e vedere sul Lago d’Idro?

Nonostante questo piccolo lago sia poco conosciuto, presenta tantissime esperienze da fare. In questo caso le cose da vedere non sono tantissime, sono più le cose da fare che caratterizzano il lago d’Idro. Bisogna viverlo, apprezzarlo e fare attività sportiva. Sì, proprio attività sportiva, poiché molti dei suggerimenti che troverete in questo articolo sono legati proprio al turismo attivo.

Dove è situato il lago d’Idro?

Questo bellissimo lago di origine glaciale dalle sponde scoscese è situato in piena Valle Sabbia in provincia di Brescia. Fa quasi totalmente parte del territorio bresciano, se non per una piccola puntina a nord-est di territorio trentino.

Arrivare ad Idro non è un problema. L’accessibilità al resto del Lago d’Idro dopo la sua città principale, non è così semplice. Solo una sponda (quella ovest) presenta un intero tratto di strada percorribile, mentre la sponda est è particolarmente scoscesa e la strada termina nel paese di Vesta.

Dove alloggiare?

Se volete apprezzare il lago e godere della vista lago al risveglio la mattina, beh non c’è modo migliore che dormire sulle sue sponde. Vi propongo due soluzioni:

Nord del Lago -> CLICCATE QUI per gli hotel disponibili vicino a Ponte Caffaro

Centro/Sud del Lago -> QUI per gli hotel disponibili vicino a Idro

1 – La Rocca d’Anfo: la fortezza diroccata

Questo grandissimo avamposto militare sorge sugli speroni rocciosi a metà lago, nei pressi di Anfo. Dalla strada si fatica a vederne le sembianze, talmente è scoscesa la parete.

Veneziani, francesi ai tempi di Napoleone, noi italiani durante le due guerre e successivamente fino quasi ai giorni nostri, in quanto è stata utilizzata dall’esercito italiano sino all’inizio di questo secolo, sono stati in molti a utilizzare questa fortezza. La Rocca D’Anfo è indubbiamente la cosa principale da vedere sul Lago d’Idro.

lago di idro cosa vedere
Panorama del Lago d’Idro

Costruita dalla Repubblica di Venezia

Risale al XV secolo. Fu eretta dalla Repubblica di Venezia ed inizialmente non aveva grandi caratteristiche militari. Veniva utilizzata per motivi commerciali: dazi sulle merci e sul passaggio e controllo commerciale dell’area, contrastando le varie mosse dei contrabbandieri. Non a caso, dall’altro lato del Lago d’Idro è presente un sentiero chiamato appunto “Sentiero dei Contrabbandieri“, utilizzato da questi ultimi per riuscire a sorpassare i vari controlli dei veneziani.

Il periodo di Napoleone

Successivamente, “passò di mano” e fu utilizzata da Napoleone che, grazie ai suoi ingegneri militari, la ampliò e le diede una connotazione tipicamente offensiva. Venne edificata ancora più in alto rispetto alle postazioni veneziane e copriva una grande parte della montagna. La Rocca d’Anfo poteva ospitare anche più di 1000 soldati e dall’alto della montagna riusciva ad avere delle gittate dei cannoni consone alla difesa della zona.

In realtà, la Rocca d’Anfo, come da strategia bellica di Napoleone, non era totalmente offensiva. O meglio, doveva proteggere la zona, ma l’obbiettivo principale era resistere. Infatti, era organizzata in modo tale da avere viveri e munizioni per almeno 25 giorni, tempo sufficiente affinché l’esercito francese presente in pianura fosse riuscito a raggiungere la zona ed eliminare il pericolo. La Rocca è dunque la fortezza napoleonica più grande d’Italia.

rocca d'anfo da vedere sul lago di idro
Vista della Rocca d’Anfo dal basso

Il periodo Italiano

Verso la fine del XIX Secolo, la Rocca passò agli italiani, i quali integrarono alcuni accorgimenti come una strada ciottolata tra la parte veneziana e quella napoleonica. Modifiche che resero, per alcuni versi, la fortezza più debole, ma al tempo stesso più flessibile e veloce con gli approvvigionamenti.

La Rocca è stata aperta al pubblico solo di recente in quanto fino al 1975 è rimasta presidio militare dello Stato italiano. La decadenza della struttura, complice anche alcune frane, è evidente, ma la visita è di sicuro interesse.

Visite alla Rocca d’Anfo sul Lago d’Idro

Prenotazioni visite: basta andare sul -> Sito della Rocca D’anfo e scegliere quale percorso affrontare.

Attenzione: si tratta di percorsi relativamente impegnativi poiché si tratta di percorrere tratti in salita, scalini, pavimentazioni umide. Vi consiglio di utilizzare scarpe idonee, munirvi di acqua (non ci sono punti di ristoro lungo il percorso e neanche bagni), ed infine, se la giornata è poco promettente, un k-way.

2 – Provare a fare kitesurf sul alto lago d’Idro

Ok, dopo la parte culturale arriviamo alla parte sportiva. La zona nord del Lago di Idro, sulle sue sponde presenta una stupenda piana verde. Qui sorge un bellissimo centro e scuola di kitesurf che ho avuto modo di conoscere durante un progetto di promozione turistica.

piana a norde del lago di idro cosa vedere
La piana a nord del lago di Idro

Sono rimasto affascinato dal contesto in cui è possibile imparare a fare kitesurf. La zona nord del lago di Idro, complice il fatto che non è così semplice da raggiungere, è poco conosciuta. A Ponte Caffaro vi consiglio di andare a provare il kitesurf da Maselli Kite School. Le particolari condizioni di vento di questo “spot” (così vengono chiamati), rendono questo posto incredibilmente affascinante. Buon kite.

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Kite sulla punta nord del Lago d’Idro. Credits: Maselli Kite

3 – Scoprire il Monte Maniva

Da buon bresciano posso dire che il Maniva è una certezza. Chiunque abbia abitato nella parte nord della città di Brescia (potrebbe interessarvi: Cosa vedere a Brescia) conosce il Maniva. È sostanzialmente il primo posto in cui si può andare a sciare d’inverno, a solo un’ora di auto dalla città.

In molti hanno la seconda casa in Valle Trompia e il Monte Maniva è l’estremo nord della valle. Avendo passato tutti i mesi di agosto l’intera infanzia e quasi tutta l’adolescenza nel paese di San Colombano a casa dei nonni, io lo conosco ancora meglio.

Perché vi sto parlando della Valle Trompia quando il Lago d’Idro è in Valle Sabbia? Perché il Passo Maniva mette in collegamento proprio queste due valli e durante l’estate e possibile salire al monte anche dal lato di Bagolino. Quindi, se state visitando il Lago d’Idro d’estate e volete fare un breve trekking tra i monti, valutate il Maniva.

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I laghetti di Ravenola, poco distanti dal Monte Maniva

4 – Arrivare fino a Bagolino per il bagoss ed il carnevale

È incredibile come un paese così remoto abbia due delle esperienze migliori da fare in zona. In questo caso, una fa parte delle migliori cose da vedere sul Lago d’Idro, l’altra tra le cose da fare, sto parlando rispettivamente del Carnevale di Bagolino e del Bagòss.

Il carnevale di Bagolino è talmente particolare che non posso fare a meno che linkarvi un approfondimento che, se siete amanti del carnevale, non potete non guardare -> Approfondimento sul Carnevale di Bagolino.

Il Bagòss è un formaggio a pasta extra dura, cotta ed alla quale viene aggiunto lo zafferano. Si tratta di un presidio slow food. Il bagòss potrete trovarlo in tantissimi supermercati di Brescia, ma il vero formaggio bagòss lo potrete assaggiare solo a Bagolino.

5 – Fare una passeggiata a cavallo per vedere il lago d’Idro dall’alto

Cambiamo sponda del lago. Anzi, allontaniamoci un po’ dal Lago d’Idro per poterlo vedere dall’alto. Nella zona di Capovalle (Bs) vi suggerisco di contattare il Centro Ippico Ipposvago e richiedere una passeggiata a cavallo fino al punto panoramico per vedere il Lago d’Idro dall’alto. Sarà un’esperienza fantastica. Bimbi, ragazzi, ma anche adulti…la passeggiata a cavallo piace sempre a tutti, è una garanzia.

6 – Parco delle fucine, le ferrate di Casto

Voglia di trekking? Di natura? O di attività fisica in un contesto speciale? La scelta ricade sul Parco delle Fucine e sulle vie ferrate di Casto. Ho provato a fare delle ferrate qualche anno fa e me ne sono subito innamorato.

In totale sicurezza potrete vivere una giornata in mezzo alla natura divertendovi con zip line, vie ferrate più o meno impegnative ed un laghetto per i più piccoli. Il parco è gestito da un’associazione di volontari. Ragazzi molto attivi e pieni di iniziativa.

Se non volete nulla di troppo impegnativo, vi consiglio di fare un giro sulla ferrata orizzontale la “stretta di luina” seguendo il corso d’acqua. In alternativa, anche le zip line sono indicate per chi preferisce una giornata “tranquilla”. L’attrezzatura di sicurezza per le ferrate potete richiederla direttamente al punto informazioni Corna Zana, mentre, ovviamente, il vostro abbigliamento deve essere consono ad un’attività di questo genere.

Casto non è così vicino ad Idro, ma vi assicuro che è una delle cose che dovete assolutamente fare se siete in visita al Lago d’Idro.

fucine di casto
All’interno della natura a Casto

7 – Arrivare fino al lago di valvestino

Tra le cose da vedere sul Lago di Idro…c’è un altro lago, il lago di Valvestino. In realtà anche questo luogo che vi consiglio non è così vicino alle sponde del lago principale. Bisogna proseguire oltre Capovalle, dopo pochi chilometri vi troverete in una vallata con un corso d’acqua sulla vostra destra. A poco a poco, questo corso d’acqua diventerà sempre più imponente e non sarà nientemeno che il lago di Valvestino.

Si tratta di un lago artificiale formatosi grazie alla costruzione delle diga di Ponte Cola sul torrente Toscolano. L’acqua turchese nasconde però una piccola perla di storia: i resti sommersi di un’antica dogana austro-ungarica.

8 – Fare la ferrata sasse

Ve l’avevo detto ad inizio articolo che le cose da vedere sul Lago di Idro erano perlopiù delle cose da fare. Stavolta la ferrata è in parte anche sul piccolo lembo di territorio Trentino. Un tracciato a pelo d’acqua che collega Vesta al molo del battello di Baitoni.

Un totale di 4700 metri, dei quali 2400 di ferrata. Il percorso in ferrata è stato stimato in 2 ore e 40 minuti. Non l’ho mai fatta poiché sono venuto a conoscenza della sua esistenza da poco. Spero però di farla il prima possibile.

Per maggiori informazioni, ecco un sito per tutte le informazioni, compreso le tracce e mappe.

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