Per la maggioranza delle persone la Spagna del sud è comunemente detta Andalusia, sicché sembra scontato che le due parole siano in qualche modo sinonimi. Questa regione ormai è “sulla bocca di tutti” ed effettivamente ha esportato nel mondo il suo brand.
È riconoscibile per molti fattori. Lo spagnolo tipo, infatti, lo ritroviamo molto negli ideali provenienti dall’Andalusia. Il flamenco, le tapas, l’abitudine al cenare tardi, la siesta…insomma, tutte cose che conoscete. Posso dire con fermezza che grazie a questi fattori mi sono innamorato dell’Andalusia e della Spagna in generale.
Non mi piace, però, sintetizzare la Spagna del sud nella sola Andalusia. Il viaggio che voglio suggerirvi tocca anche un’altra regione che per una sua parte può essere considerata a sud: la Castilla.
Questo itinerario in auto è molto interessante. Permette di scoprire le diversità del territorio spagnolo e come usi e costumi variano a seconda delle stesse regioni. Più si va verso nord, ad esempio, e più le abitudini tipiche andaluse si affievoliscono e gli orari diventano meno sfalsati rispetto ai “nostri”.
Itinerario On The Road nella Spagna del Sud
Iniziamo con qualche informazione.
Aspetti pratici di questo tour in Spagna
Solitamente quando vi indico un itinerario tendo a descrivervi ogni giorno cosa fare. Stavolta, invece, voglio darvi delle semplici indicazioni di massima perché un itinerario di questo tipo può prendere diverse strade in base alle città che preferite visitare. Ad esempio potreste dedicare più tempo alle città di mare piuttosto che a quelle dell’interno, o viceversa. In pratica non c’è un percorso logico e naturale da seguire. Potreste anche terminare l’itinerario non necessariamente a Saragozza.
Mi limito ad indicarvi quello che ho fatto io in modo tale che possa esservi d’ispirazione.
Giorni: 10/12
Noleggio: vi consiglio di noleggiare come ho fatto io con Discover Cars (CONSIGLIATISSIMO). Attenzione che se consegnate in un luogo diverso da dove prendete in carico la macchina, dovrete pagare il drop-off (capita con qualsiasi servizio di noleggio), ovvero una quota maggiorata che sostanzialmente copre il disagio che “si arreca” alla compagnia di autonoleggio di consegnare in un luogo diverso la macchina.
Periodo consigliato: Primavera o inizio autunno.
Partenza ed Arrivo: Siviglia con arrivo a Saragozza.
Città visitate: Siviglia, Cadice, Tarifa, Gibilterra (GB), Ronda, Granada, Toledo, Madrid, Saragozza.
Escursioni fatte: Sierra de Cazorla per scoprire la fonte del Guadalquivir.
Possibili deviazioni: Malaga, Cordoba (se volete potete leggere cosa vedere a Cordoba).
Il tratto di itinerario in Andalusia
Potete finire questo viaggio dove volete ma sicuramente dovete partire da Siviglia. Sono stato diverse volte in vita mia in questa splendida città ed ogni volta ho avuto la stessa medesima sensazione: una città pulita, solare e sistematicamente calda. La reputo la perla dell’Andalusia, impossibile non innamorarsene. Ci sono tante cose da vedere a Siviglia e indicativamente servono dai 2 ai 3 giorni per visitarla.
Una città con una forte connotazione araba dovuta al suo passato. È bagnata dal fiume Guadalquivir che scorre ed abbraccia la città. Siviglia è una città sicura ed affascinante. Alla sera diventa ancora più bella e si gira senza alcun problema. Per scoprire questo fascino serale basta andare a fare una passeggiata nei pressi di Plaza d’España, si resta estasiati.
Come vi dicevo, meglio organizzare questo itinerario on the road in mesi non estivi. Le temperature in Agosto raggiungono livelli impressionanti e questo si riflette sulla vita delle persone. La siesta è dovuta anche a questo aspetto, all’impossibilità di condurre una vita normale nelle ore più calde. Il calore sivigliano lo si riscontra non solo nel clima ma anche e soprattutto nell’anima andalusa. La sua maggiore rappresentazione è uno spettacolo di flamenco; una di quelle cose da non perdersi assolutamente.
La tappa successiva è stata Cadice, a circa 1 ora e mezza da Siviglia. Purtroppo a causa di una giornata dal punto di vista meteo poco simpatica, non ho potuto apprezzarla al meglio. Sicuramente merita una visita, vi consiglio il post di Wanderlust Italia per scoprire la città.
Da Cadice a Tarifa e poi Ronda
Da Cadice mi sono diretto a Tarifa, città molto apprezzata dai surfisti e da chi fa kitesurf o windsurf.
ATTENZIONE: Volete scoprire Tarifa…qui c’è il mio post scritto apposta per voi: Cosa fare e vedere a Tarifa
Se è una bella giornata senza foschia è possibile vedere le coste marocchine. Si tratta del punto europeo più vicino al continente africano, dista appena 14 km. Io la visitai ad ottobre e non era particolarmente popolata, probabilmente questo era dovuto al fatto che ero fuori stagione. Mi è sembrata una città molto giovanile, con tanti locali di design. La reputo una meta fantastica da visitare in estate.
Da Tarifa mi sono spostato a visitare Gibilterra. Ok, è vero, vi avevo detto Spagna del sud e non Inghilterra. Essendo a due passi non potevo escluderla dall’itinerario. Ho parcheggiato in Spagna e con un autobus mi sono spostato in Inghilterra. Detto così fa strano, ma effettivamente è quanto succede. Prima, però, bisogna aspettare che atterrino gli aerei…
Si, ho detto aerei! La pista di atterraggio taglia in due la strada di accesso a Gibilterra.
La tappa successiva a Gibilterra è stata Ronda.
Da Ronda a Granada
Impossibile dimenticare questa piccola ma importante cittadina che ha segnato la storia di una tradizione spagnola che aborro: la corrida. Oserei dire l’unico aspetto spagnolo che mi vede completamente in disaccordo.
Nonostante ciò, è una delle città simbolo dell’Andalusia e di tutta la Spagna del sud, assolutamente da vedere lungo un itinerario on the road nella Spagna del sud. La strada per raggiungerla è in salita poiché bisogna portarsi a 700 e passa metri di altezza.
Ho dedicato una mezza giornata a Ronda e mi ha stupito molto. I luoghi di principale interesse sono la Plaza de Toros, ovvero il luogo in cui si svolgono le corride, ed il Puente Nuevo, il simbolo di Ronda. Questo è un ponte settecentesco che unisce le due parti della città. Per la sua natura, per come e dove è stato costruito, lascia basiti.
Ho dedicato una mezza giornata a Ronda e mi ha stupito molto. I luoghi di principale interesse sono la Plaza de Toros, ovvero il luogo in cui si svolgono le corride, ed il Puente Nuevo, il simbolo di Ronda. Questo è un ponte settecentesco che unisce le due parti della città. Per la sua natura, per come e dove è stato costruito, lascia basiti.
Da Ronda, dapprima passando su strade di montagna, poi prendendo una strada più scorrevole, sono arrivato a Granada. Questa città della Spagna meridionale è famosa…per le tapas. No scherzo, fermi, qui si può vedere l’Alhambra, un luogo dichiarato nel 1984 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Volete visitare l’Alhambra -> CLICCATE QUI e scoprite tutti i TOUR e TICKET per l’Alhambra.
Fino al XIII secolo era una fortezza edificata su un colle di Granada. Successivamente all’arrivo del primo re della dinastia Nasridi, l’Alhambra venne trasformata in una vera e propria reggia fortificata dalle mura rosse. Una città nella città. All’interno, una moschea, giardini, palazzi, una città autosufficiente dalla quale si può vedere uno dei quartieri più particolari di Granada: l’Albaicín.
Albaicìn e Tapas a Granada
Questa parte di Granada è quella più caratteristica. Strette viuzze ricordo dell’epoca moresca. Scoprire l’albaicín, secondo alcuni, significa anche entrare in una zona che per certi versi può essere pericolosa. Di giorno l’ho visitata tranquillamente perdendomi tra i suoi vicoli colorati, magari è meno indicata per la sera.
Prima vi parlavo di tapas. A Granada ho trovato un modo più tradizionale di servirle. Mentre solitamente vengono pagate a parte, nei bar di questa città andalusa vengono date gratuitamente.
Mi ricordo, inoltre, che più giri di bere si faceva e migliore era la tapa che veniva portata. In tutta onestà penso che dopo un po’ di bevute, per ovvi motivi, ogni tapa sia identica alla precedente, ma quando si viaggia bisogna adeguarsi alle usanze locali… io mi sono adeguato alla perfezione.
Da Granada a Tarragona passando per la Sierra de Cazorla
Dopo due giorni a Granada ho scelto quasi per caso di raggiungere la fonte del Guadalquivir sulla Sierra de Cazorla. Nella strada verso Toledo ho voluto scoprire “El Nacimiento del Guadalquivir”. Così l’itinerario ha preso una bella deviazione verso la natura. Un paio di ore di auto in mezzo al verde. Ricordo perfettamente quando mi fermai assieme al mio compagno di viaggio in uno spiazzo con una vista spettacolare sul territorio circostante. I rapaci volavano nel cielo ed i loro versi echeggiavano nella vallata. Bellissimo!
Di per sé, la fonte del Guadalquivir lascia perplessi. Considerato che il fiume che raggiunge Siviglia è piuttosto imponente, ci si immagina che la fonte sia di proporzioni considerevoli, invece non è così. Dopotutto, è una fonte.
Scoprendo Toledo
Dopo la parentesi in mezzo alla natura, ho proseguito l’itinerario in auto raggiungendo Toledo e visitandola abbastanza velocemente per poi raggiungere Madrid.
Toledo è stata un’ex capitale della Spagna che recentemente ho avuto la possibilità dii visitare meglio. È una città praticamente intatta perché in passato non fu mai attaccata con la forza. La sua particolarità è l’essere completamente avvolta dal rio Tajo che all’epoca la proteggeva da attacchi nemici. Si trattava però di un’arma a doppio taglio poiché bastava assediare la città per poi occuparla dopo la resa dovuta a mancanza di viveri. Ho scritto un paio di articoli molto interessanti su cosa vedere a Toledo e su quali sono le 4 cose da fare assolutamente.
In un viaggio in auto in Spagna, Toledo non deve mancare.
Da Toledo a Saragozza
La Spagna del sud a mio avviso termina qui; raggiungendo Madrid siamo nella parte centrale del Paese. Il mio itinerario prevedeva 3 giorni nella capitale e l’ultimo di spostamento nella bella Saragozza per poi prendere l’aereo.
Se dovessi ridefinire un itinerario, sicuramente eviterei di raggiungere Saragozza, non ha senso. Casomai potreste ripartire da Madrid, oppure ricreare l’itinerario inserendo le alternative di cui vi parlo nella prossima parte del post.
Possibili deviazioni all’itinerario principale
Un buon itinerario della Spagna del sud alternativo potrebbe portare ad inserire Malaga dopo Ronda. Potreste rilassarvi sulle spiagge del mar mediterraneo, visitare la città andando al museo di Pablo Picasso piuttosto che scoprendo il Castello del Gibralfaro.
Altra importante possibile aggiunta all’itinerario è Cordoba. Ho recentemente avuto il piacere di visitarla e solamente la Mezquita sarebbe già un valido motivo per passarci una notte. Cordoba è presa meno in considerazione rispetto a Granada e Siviglia, in realtà ha molto da offrire. Ho scritto un post a riguardo su cosa vedere a Cordoba qualora vi servisse per organizzare la vostra giornata.
Ecco dunque il possibile itinerario rivisto.